Aggiornato al 18/02/2025 - 10:33
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Elezioni a Solarino, se il territorio chiama, Tiziano Spada (forse) risponde

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Indiscrezioni e “sottobosco” politico danno già il deputato regionale del PD praticamente candidato nella sfida contro Peppe Germano, ma la situazione non è ancora così chiara

Già nelle scorse settimane avevamo dato la notizia della richiesta di candidatura a Solarino di Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, ma in quella sede il deputato aveva chiaramente declinato l’invito, visto il tanto lavoro da fare all’ARS e soprattutto considerata l’intenzione di presentarsi per il secondo mandato, in un contesto che non sarà certamente facile.

Nel frattempo la situazione delle liste civiche e dei partiti che dovrebbero affrontare Peppe Germano, impegnato al contrario già nella presentazione dei candidati al consiglio comunale di Solarino, si è fatta più “ingarbugliata”, a cominciare dall’MPA che non è riuscito a trovare una quadra, mentre lo stesso candidato indicato dal gruppo Spada-Carianni, ossia l’avvocato Giuseppe Oliva, appare nettamente in svantaggio rispetto al sindaco uscente e difficilmente potrebbe colmare il gap in questi pochi mesi che ci separano dalle elezioni.

Di fronte a questa situazione, sono tornati alla carica i supporters di “Tiziano Spada for Mayor”, per dirla all’americana, ricordando che comunque il ruolo di sindaco di Solarino è compatibile con quello di deputato Ars. A differenza della prima chiamata, questa volta l’Onorevole Tiziano Spada non ha immediatamente declinato ma ha deciso di “prendersi del tempo” per riflettere, un passo avanti che ha scatenato l’ottimismo di qualcuno, dando già per accettata la candidatura, cosa che, lo ripetiamo, al momento non è avvenuto.

Ma perché Spada avrebbe cambiato idea? Possiamo ipotizzare una sorta di “bilancio” tra pro e contro in corso nel deputato regionale, in cui tra i pro figura senza dubbio il senso del dovere e il rispetto verso il territorio, mentre tra i contro impossibile non pensare ai tanti problemi che un sindaco deve affrontare e risolvere, cosa che diventa più complicata se nel frattempo ci sono i compiti di deputato regionale da assolvere. L’esempio di Peppe Carta, che con tranquillità porta avanti il suo doppio incarico, non deve però trarre in inganno, perché è vero che gli impegni da sindaco, specie in una cittadina della zona industriale non sono da poco, ma è anche vero che almeno sotto un profilo, quello non secondario del bilancio, a Melilli di problemi ce n’è molto meno che a Solarino. 

C’è però un altro passaggio importante da tenere conto, ossia che Spada, seppur sconfitto nell’ultimo congresso, è pur sempre il deputato esponente di un partito, quello Democratico, ed è quindi necessario un confronto con i vertici e gli organi locali prima di prendere una decisione così importante. Spada parteciperà all’assemblea richiesta dal segretario Gerratana a Solarino e si confronterà con il partito, pronto – se necessario – a fare un passo indietro proprio per mantenere l’unità nel nuovo PD in via di ricostituzione. Ma se anche dal Partito Democratico dovesse arrivare l’investitura, a questo punto per il parlamentare floridiano sarebbe praticamente impossibile tirarsi indietro e potrebbe davvero mettere a rischio la rielezione di Germano, diventando una sorta di candidato unico misto civico-politico.

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