Il deputato nazionale dopo una visita a sorpresa nei due presìdi: “Medici e infermieri encomiabili ma soli. Ortopedia non operativa ad Avola, nessun atto per il rientro a Noto”
Una lettera al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore alla Sanità Daniela Faraoni e al Direttore generale dell’Asp Alessandro Caltagirone per chiedere un intervento urgente sugli ospedali di Avola e Noto. A inviarla è l’onorevole Davide Faraone, che denuncia una situazione critica e una discrepanza tra i piani ufficiali e la realtà dei servizi.
La visita a sorpresa: “Medici e infermieri soli”
“Nei giorni scorsi – racconta Faraone – ho visitato senza preavviso gli ospedali di Avola e Noto. Quello che ho visto non coincide con quanto scritto nelle tabelle ministeriali: molti servizi che risultano attivi sulla carta, nella realtà non esistono o funzionano solo parzialmente. I medici e gli infermieri lavorano con straordinaria dedizione, ma senza strumenti e senza personale adeguato. Stanno tenendo in piedi un sistema che la politica sta lasciando cadere”.
Le criticità: Pronto Soccorso a Noto solo per 12 ore, Ortopedia “fantasma”
Faraone elenca le principali criticità riscontrate:
- L’Ortopedia non risulta operativa al “Di Maria” di Avola e manca un atto formale che ne confermi il rientro al “Trigona” di Noto.
- Il Pronto soccorso di Noto è ancora attivo solo 12 ore al giorno (“Ridicolo, nemmeno in Uganda”, commenta Faraone).
- I posti letto di riabilitazione e lungodegenza sono solo parzialmente utilizzabili.
Secondo il deputato, i dati ufficiali del Ministero mostrano addirittura una perdita complessiva di posti letto per il complesso Avola–Noto rispetto al 2019, “un arretramento rispetto agli obiettivi del PNRR”.
“Non battaglia di campanile, ma di giustizia sanitaria”
“Non è una battaglia di campanile – afferma Faraone – ma di giustizia sanitaria. Il comprensorio sud di Siracusa, con oltre 60mila abitanti, non può restare senza reparti essenziali pienamente funzionanti”.
L’onorevole chiede un “piano serio e trasparente” guidato da criteri sanitari e non da “logiche di potere o spartizioni”. Propone sette misure concrete, tra cui il ripristino dell’Ortopedia a Noto, l’apertura H24 del pronto soccorso netino, l’attivazione completa dei posti letto post-acuti e la creazione di un modulo di ortogeriatria.
“Il governo regionale e la direzione dell’Asp – conclude Faraone – devono agire subito per ristabilire un equilibrio sanitario. La somma delle dotazioni di Avola e Noto non deve ridursi, ma assicurare pari diritti e pari salute a tutti i cittadini della provincia”.






