[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”Siracusana jè di Pucci Piccione”][vc_single_image image=”9608″ img_size=”large” css_animation=”fadeInLeft”][vc_column_text]Alicia Cassia, già presidente del Circolo Cattolico Santa Lucia Siracusana di Buenos Aires, in un incontro in una scuola elementare di Siracusa ebbe a raccontare ai ragazzi che gli emigranti che dalla nostra città partivano per raggiungere l’Argentina portavano con loro pochissimi oggetti ma che non poteva mancare una immagine di Santa Lucia.
Il culto e la passione per Santa Lucia li seguiva lontano e, con la nostalgia di chi ha sempre nel proprio cuore un ricordo della terra che ha dovuto abbandonare, consegnavano ai figli che a loro volta consegnavano ai loro figli, la memoria, l’amore e la devozione per la Nostra Patrona.
Il segno del legame di Santa Lucia con l’Argentina è antico e nella seconda stanza del Centro Espositivo Luciano, in Cattedrale, è conservato un bastimento d’argento offerto nel 1909 dai siracusani di Buenos Aires e nel 1998, come segno della costante e fedele presenza a Siracusa, lo stendardo dell’Associazione Santa Lucia Siracusana di Buenos Aires è rimasto nella nostra città, custodito nella prima stanza del Centro Espositivo Luciano, e viene esposto, insieme allo stendardo della Deputazione in occasione delle feste luciane.
Nel 1948 un gruppo di emigrati siracusani costituisce a Buenos Aires nella parrocchia di san Giovanni Evangelista, nel quartiere della Boca, uno dei quartieri più popolari della capitale argentina, il Circolo Cattolico Santa Lucia Siracusa di Buenos Aires.
Il quartiere della Boca è il quartiere del porto ed è caratterizzato dalla presenza di tanti uomini del mare abituati alla fatica ed al coraggio e la Parrocchia di San Giovanni Evangelista è sede della prima comunità salesiana in Argentina dove la presenza dei giovani diventa capacità di sognare l’impossibile.
In questo contesto particolare di fatica, coraggio e sogno nasce l’idea di portare a Buenos Aires un’immagine uguale al simulacro che si custodisce a Siracusa
La statua in legno dorata, che riproduce perfettamente il simulacro argenteo, venne realizzata da Enzo Assenza, noto scultore e pittore, originario di Pozzallo ma che ha iniziato la propria attività di scultore giovanissimo a Siracusa dove si era trasferito insieme alla famiglia.
Nel 1949, dopo essere stata esposta per otto giorni nella chiesa di Santa Lucia alla Badia e benedetta da mons. Ettore Baranzini, Arcivescovo di Siracusa, a bordo della nave Toscanelli arriva a Buenos Aires e nel 1950 viene accompagnata per la prima volta in processione.
Il “ Circulo Càtolico Santa Lucia Siracusana de Buenos Aires ” diventa immediatamente una realtà importante legata al culto di Santa Lucia ed un ruolo fondamentale è stato svolto da Domenico Cassia, una figura leggendaria nel mondo luciano, che per 18 anni, dopo essere stato uno dei fondatori, ha guidato con saggezza ed equilibro il Circolo.
Domingo Cassia ha avuto la capacità di creare attorno alla devozione a Santa Lucia una comunità di devoti radicata nella fede, fortemente legata a Siracusa ed alle proprie origini e nel commiato finale, prima di lasciare la presidenza alla figlia Alicia, ebbe a ricordare ai tanti presenti a Buenos Aires che “ nel nome dei vostri genitori e nonni siracusani, vi ricordo che l’unico motivo e fine di questo Circolo è stato e sarà sempre la devozione per la nostra Santa e l’amore per Siracusa sua città natale e nostra terra d’origine ”.
La figura di Domenico Cassia resterà per sempre nella memoria di tutti coloro che svolgono il proprio servizio per la Nostra Patrona ed ho il rammarico di non averlo potuto conoscere personalmente.
La devozione a Santa Lucia si estende anche a Mar del Plata, luogo di pescatori ed uomini di mare, nel segno di un ulteriore legame tra la Nostra Patrona e il mare: la festa del patrocinio di maggio ricorda che la salvezza viene dal mare con il carico di grano delle navi
e Francisco Moscuzza, figlio di siracusani, ebbe a realizzare ad Ushuaia, nella Terra del Fuoco, un edicola con l’immagine di Santa Lucia.
Nel 1995, durante la visita del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, una rappresentanza del Circolo di S. Lucia Siracusana era presente all’incontro con la comunità
italiana offrendo dei ricordini di Santa Lucia e nel 2002 l’allora Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, si è recato nella parrocchia di San Juan Evangelista, per assistere ad una messa in onore a Santa Lucia.
Il momento più significato nel legame tra Siracusa e l’Argentina si svolge nel mese di giugno del 1997 quando una folta delegazione di siracusani, guidata dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Costanzo, dal sindaco Marco Fatuzzo, dal presidente della provincia Mario Cavallaro, insieme al prof. Vittorio Anastasi, presidente dell’Associazione “ Siracusani nel mondo ” e a tutto il Corpo Musicale “ Città di Siracusa ” con il maestro Michele Pupillo e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, si è recata a Buenos Aires portando il Reliquiario di Santa Lucia.[/vc_column_text][vc_single_image image=”9611″ img_size=”large” css_animation=”fadeInLeftBig”][vc_column_text]Giorni vissuti intensamente, come ricorda la rivista “ Con Lucia a Cristo ” che, nel raccontare la giornata di domenica 8 giugno, scrive: “ Folla grande, giornata splendida, La Chiesa straripava di fedeli alla Messa solenne celebrata dal nostro Arcivescovo. Nel pomeriggio la processione per le vie della Boca. Folla in processione, folla ai bordi delle strade; Reggimento dei “Patricios ” schierato in grande uniforme, omaggio del Corpo dei Pompieri, sparo di mortaretti. Sembrava di essere a Siracusa per la festa di Santa Lucia, Alla conclusione alla folla che sostava all’esterno della Chiesa rivolese ancora la parola il nostro Arcivescovo, visibilmente soddisfatto.
Le reliquie di Santa Lucia vengono portate anche a Mar del Plata dove vengono accolte da una presenza numerosa di fedeli.
La presenza di devoti provenienti dall’Argentina a Siracusa, durante le feste luciane, è ormai una piacevole e intensa abitudine.
Nel 1992 una folta rappresentanza proveniente dal Buenos Aires ebbe a partecipare ai festeggiamenti di dicembre ed è molto intenso il messaggio che la Deputazione, guidata all’epoca dall’avv. Antonio Bandiera, ebbe ad inviare ricordando che “ non dimenticheremo mai le lacrime che rigavano il volto di tutti mentre seguivano con viva emozione ogni fase della festa, gli occhi fissi sull’immagine di Lucia ”
Nel 2004 una forte delegazione ha partecipato alle celebrazioni luciane in ricordo dei 1700 anni dal martirio ed ha reso omaggio al corpo di Santa Lucia ritornato, dopo quasi mille anni, a Siracusa
Nel 2013 Alicia Cassia, dopo avere ricevuto un targa istituita in memoria di mons. Giuseppe Caracciolo, nella sala del teatro parrocchiale della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, ha affascinato e conquistato tutti i presenti mostrando le immagini della processione di Santa Lucia per las calles del barrio, che per esigenze climatiche viene celebrata in maggio, ed è stato molto coinvolgente per me, che ero all’inizio del mio cammino accanto a Lucia, vivere gli stessi momenti raccontati nel 1997; sembrava di essere a Siracusa per la festa di Santa Lucia con l’invocazione Sarausana Je che risuonava per le strade di Buenos Aires.
Il 5 maggio 2026 ad Alicia Cassia è stata conferita la cittadinanza onoraria di Siracusa ed ho avuto l’onore, insieme al prof. Vittorio Anastasi, di presentare in Consiglio Comunale la richiesta.
La motivazione riporta “ per la sua attività socio-culturale e assistenziale nel variegato e complesso mondo degli immigrati siciliani all’estero ed in particolare in Argentina, ispirandosi ai fondamentali valori umani della solidarietà, dell’amore e dell’aiuto al prossimo; per l’esemplare impegno di promozione e valorizzazione della realtà economica,
storica, archeologica, artistica e umama di Siracusa e la sua particolare attenzione alla devozione verso la Santa Patrona Lucia ”
Ma per tutti noi, che rendiamo il nostro servizio a Santa Lucia, Alicia rappresenta un esempio concreto di costanza, impegno, fiducia, serenità ed è una testimone autentica della bellezza e della tenerezza di Lucia e, nelle ultime due feste, abbiamo sentito fortemente la Sua mancanza.
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