Il Washington Post esplora Siracusa e la costa meridionale della Sicilia, esaltando spiagge, vini e antiche rovine greche. Un viaggio tra Ortigia, Marzamemi e i paesaggi incontaminati di Vendicari
Un recente articolo del Washington Post, firmato dalla giornalista Jessica van Dop DeJesus, ha acceso i riflettori sulle bellezze della costa meridionale della Sicilia, in particolare su Siracusa e i tesori circostanti. L’isola, già resa famosa a livello internazionale dalla serie HBO The White Lotus, continua a conquistare i turisti grazie alle sue spiagge, vini locali, antiche rovine greche e la vivace cultura culinaria.
L’articolo elogia Siracusa e la vicina Ortigia, antica capitale della città e oggi patrimonio UNESCO. Ortigia, con le sue calette per nuotare e le storiche stradine, offre ai visitatori un’esperienza autentica della Sicilia classica. La giornalista consiglia anche un tour in barca per ammirare le rovine e le fortificazioni della città, come il Castello Maniace, dal mare.
Uno dei temi centrali del reportage è la rinascita turistica della Sicilia meridionale, alimentata non solo dalla TV, ma anche dal ritorno sull’isola di chef, architetti e imprenditori della diaspora siciliana. Tra questi, la storia di Giuliana Pucci e Salvuccio Cappello, che hanno lasciato Londra per fondare un’attività di catering a Val di Noto, portando avanti la tradizione culinaria dell’isola con passione e dedizione.
Il Washington Post non dimentica di sottolineare anche la ricchezza enologica della zona. Tra le mete segnalate, spiccano le cantine del Siracusano e del Noto, come l’Azienda Agricola Barone Sergio, famosa per i suoi vini Nero d’Avola e Grillo, e le esperienze di degustazione offerte dai produttori locali.
Per chi ama il contatto con la natura, il Parco di Vendicari e la spiaggia di Calamosche vengono descritte come tappe imperdibili. Le acque cristalline e i paesaggi incontaminati sono l’ideale per gli amanti del relax e delle escursioni. L’articolo suggerisce inoltre di visitare le cittadine dell’entroterra come Noto, Scicli e Modica, dove l’architettura barocca e la cultura siciliana si fondono in un mix di storia e tradizioni.
Il Washington Post invita i lettori a esplorare questa parte meno conosciuta della Sicilia, per vivere un’esperienza più autentica e intima, fatta di calore umano, arte, enogastronomia e paesaggi mozzafiato.