Colpi di pistola
Aggiornato al 27/02/2025 - 10:46
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Crediti d'imposta

Priolo, scoperta maxi truffa sui bonus edilizi: fatture false per 6 milioni e sequestro da 2 milioni

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La Guardia di Finanza smaschera un sistema di frode fiscale legato a una società inattiva da anni

Una società con sede a Priolo Gargallo, formalmente inattiva da diversi anni, è finita al centro di una vasta indagine coordinata dalla Procura di Siracusa e condotta dalla Guardia di Finanza di Augusta. Le Fiamme Gialle hanno scoperto una truffa sui bonus edilizi da oltre 6 milioni di euro, con conseguente sequestro preventivo di conti correnti, immobili e crediti d’imposta per 2 milioni.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel 2022 la società ha improvvisamente ripreso l’emissione di fatture relative a lavori edilizi mai eseguiti. Le fatture, emesse a favore degli stessi amministratori della società, di loro familiari e di soggetti terzi, hanno consentito di generare crediti d’imposta legati a bonus facciate, eco bonus e bonus ristrutturazione.

Questi crediti, maturati sulla base di operazioni inesistenti, venivano poi ceduti a istituti finanziari in cambio di liquidità. In seguito, le stesse fatture venivano annullate con note di credito, ma senza restituire le somme già incassate come acconti.

Una rete di ditte fantasma

Le indagini hanno anche svelato l’esistenza di alcune ditte individuali, create nel 2022, anch’esse coinvolte nel meccanismo truffaldino. Queste imprese, prive di personale, mezzi e strutture operative, hanno ripetuto lo stesso schema, ottenendo crediti d’imposta fasulli da rivendere alle banche.

I proventi illeciti, frutto di fatture per operazioni inesistenti, sono stati successivamente reinvestiti in altre attività economiche, secondo quanto rilevato dagli investigatori.

Sequestri e perquisizioni tra Siracusa, Catania e Torino

Le operazioni della Guardia di Finanza, con perquisizioni effettuate nelle province di Siracusa, Catania e Torino, hanno portato al sequestro preventivo di conti correnti, immobili e crediti d’imposta destinati a essere utilizzati in compensazione di future imposte. L’ammontare complessivo del sequestro è pari a 2 milioni di euro, evitando così un danno diretto all’Erario.

L’indagine prosegue per definire il ruolo di tutti gli indagati e il giro di denaro riciclato attraverso questa articolata frode fiscale. La Guardia di Finanza ribadisce l’impegno nel contrasto alle truffe che, sfruttando strumenti di rilancio economico come i bonus edilizi, minano la correttezza fiscale e la sana concorrenza sul territorio.

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