Un segnale di grande trasparenza che gli elettori certamente gradiranno
Addio candidature “a scatola chiusa” anche in Sicilia. Una circolare regionale ha spazzato via ogni dubbio: la legge nazionale sulla trasparenza dei partiti, che impone la pubblicazione online dei curriculum vitae e dei certificati del casellario giudiziale di tutti i candidati, si applica pienamente anche nella nostra regione. Una novità dirompente che, sebbene non interessi immediatamente i comuni siracusani nelle imminenti elezioni amministrative primaverili (poiché nessuno supera la soglia demografica richiesta dalla legge), avrà un impatto significativo sulle future consultazioni elettorali nella provincia di Siracusa.
La legge “Spazzacorrotti” arriva in Sicilia: cosa prevede
La conferma arriva direttamente dall’Assessorato regionale agli Enti locali, guidato da Andrea Messina. Con una circolare inviata lo scorso novembre alle Prefetture e, di conseguenza, a tutti i comuni siciliani, si è fatta chiarezza sull’applicazione della Legge 3 del 2019, nota anche come “Spazzacorrotti”.
I punti chiave (commi 14, 15 e 23) sono chiari:
- Obbligo di Pubblicazione: Partiti, movimenti politici e liste civiche devono pubblicare, sui propri siti internet, i CV e i casellari giudiziari di tutti i candidati.
- Tempistiche Strette: La pubblicazione deve avvenire entro 14 giorni dalla data delle elezioni (politiche, regionali, comunali in centri sopra i 15.000 abitanti).
- Doppia Visibilità: Entro 7 giorni dal voto, gli stessi documenti devono essere accessibili anche sul sito istituzionale dell’ente per cui si vota (Ministero dell’Interno per Politiche/Europee, sito del Comune per le Amministrative) in un’apposita sezione chiamata “Elezioni Trasparenti”.
- Facile Consultazione: Le informazioni devono essere ricercabili per circoscrizione, partito e nome del candidato.
Multe Salate per i Trasgressori
Chi non rispetta queste regole rischia grosso. La legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 12.000 euro a un massimo di ben 120.000 euro. Un deterrente significativo per garantire la massima trasparenza agli elettori.
Perché C’erano Dubbi sull’Applicabilità in Sicilia?
La Regione Siciliana, forte della sua autonomia statutaria in materia elettorale (articolo 14 dello Statuto), inizialmente non aveva recepito la legge nazionale. Gli uffici regionali ritenevano che la norma invadesse la competenza legislativa esclusiva dell’isola.
Tuttavia, la Commissione di Garanzia nazionale per la trasparenza dei partiti ha ribaltato questa interpretazione lo scorso ottobre. La Commissione ha sottolineato che i principi di trasparenza e legalità, derivanti anche da vincoli europei e internazionali (art. 117 Costituzione), prevalgono sulle specifiche competenze regionali quando si intersecano materie diverse. Citando la Corte Costituzionale, si è affermato che in questi casi va individuato l’ambito materiale prevalente, che in questo contesto è stato ritenuto quello della trasparenza, di competenza statale. L’Assessorato regionale ha quindi recepito questa interpretazione, rendendo la legge pienamente efficace anche in Sicilia.
L’Impatto sulle Elezioni a Siracusa e Provincia
Le prossime elezioni amministrative primaverili vedranno applicata questa normativa solo a Palagonia (CT), unico comune al voto con più di 15.000 abitanti (Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia).
Ma cosa significa per Siracusa e la sua provincia? La legge si applicherà pienamente alle prossime elezioni regionali, alle elezioni politiche ed europee, e soprattutto alle future elezioni amministrative nei comuni siracusani con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Parliamo quindi di città come Siracusa, Augusta, Avola, Noto, Lentini, Carlentini, Pachino, Rosolini, Floridia.
I cittadini di questi comuni, al prossimo turno elettorale amministrativo, avranno il diritto di conoscere in anticipo il percorso e la fedina penale di chi chiede il loro voto.