Il presidente di Lealtà e Condivisione Carlo Gradenigo commenta la proposta di un sistema “monolitico” per la Provincia di Siracusa: «Un consolidamento che annulla pluralismo e rappresentatività»
“Un tempo si “votava” alle elezioni, oggi si “votano” e lo fanno tra loro consiglieri e sindaci già eletti dei 21 comuni della Provincia di Siracusa per quelle che vengono indicate come elezioni di secondo livello. In un quadro politico liquido come quello di Siracusa, reduce da una tornata elettorale per le comunali che ha sancito la vittoria di quello che oggi chiamano “civismo“, ovvero la possibilità di stare da una parte o dall’altra o in tutt’e due contemporaneamente, il Sindaco del Capoluogo, a ragion veduta, blocca il rimpasto di giunta, posticipandolo alle suddette elezioni provinciali, lanciando al contempo la candidatura a Presidente della Provincia del suo Capo di Gabinetto.” Afferma il Presidente di Lealtà e Condivisione Carlo Gradenigo
“È chiaro e lecito che il Sindaco di Siracusa voglia farsi parte attiva di ciò che lui chiama cambiamento – prosegue la nota dell’ex Assessore – ma che la Provincia possa essere amministrata dalle stesse 3 persone e con lo stesso metodo esclusivo e spesso approssimativo portato avanti fin qui al Comune di Siracusa più che di cambiamento sa di consolidamento in barba a pluralismo e rappresentatività.
Ma intanto così sarà con la probabile benedizione dell’MPA e lo ha capito bene il Sindaco di Buccheri, che rilancia e avanza la proposta di andare addirittura oltre la classica sfida elettorale e nominare i due contendenti a Presidente e Vicepresidente della Provincia. Una proposta sincera – conclude Gradenigo – alla quale si potrebbe però aggiungere per coerenza anche la modifica e sostituzione del termine “elezioni” con “ripartizioni” provinciali.“