Di Mare querela responsabili incendio Ecomac: “Intollerabile”
Augusta (SR), 9 luglio 2025 – Svolta decisiva nella gestione dell’emergenza ambientale conseguente all’incendio dell’impianto Ecomat di Augusta. Il sindaco Giuseppe Di Mare ha annunciato in conferenza stampa la presentazione di una querela ufficiale presso il Comando dei Carabinieri contro tutti i responsabili del disastro ambientale, dopo aver ricevuto le relazioni tecniche dell’ARPA Sicilia che documentano valori di inquinamento “elevati in alcuni casi, molto elevati in altri” direttamente correlati al rogo scoppiato il 5 luglio.
Decisione unanime dell’Amministrazione comunale
“Abbiamo preso delle decisioni e questa conferenza stampa è proprio per comunicarle e condividerle con voi”, ha esordito il sindaco Di Mare, sottolineando come la scelta di procedere legalmente sia stata condivisa da tutta la Giunta comunale e dal Consiglio Comunale. “Prima abbiamo riflettuto tutti insieme e voglio ringraziare tutti gli assessori per la vicinanza in questa scelta che è una scelta forte”, ha dichiarato il primo cittadino augustano.
La decisione rappresenta un precedente significativo nella gestione delle emergenze ambientali in Sicilia, con un’Amministrazione comunale che anticipa i tempi procedurali per tutelare la salute pubblica e richiedere giustizia per i danni subiti dalla comunità.
Le relazioni tecniche fornite dall’ARPA Sicilia hanno costituito l’elemento determinante per la decisione dell’Amministrazione comunale. “Le relazioni, soprattutto per la maggior parte, parlano di una connessione tra i valori, elevati in alcuni casi, molto elevati in altri, con un fenomeno di causa ed effetto dettato dall’incendio”, ha spiegato il sindaco Di Mare, evidenziando come l’analisi scientifica abbia documentato inequivocabilmente il nesso causale tra il rogo e l’inquinamento atmosferico.
L’accertamento tecnico della correlazione diretta tra l’incendio e i valori di inquinamento rilevati rappresenta un elemento probatorio fondamentale per l’eventuale procedimento giudiziario che seguirà.
Emergenza ancora in corso
“Il 5 luglio, come sapete, nell’impianto Ecomat è scoppiato questo grosso incendio, a distanza di tre anni da quello che è avvenuto nell’agosto 2022”, ha ricordato il sindaco, sottolineando la gravità della reiterazione di eventi catastrofici nello stesso sito industriale. L’Amministrazione comunale ha dovuto attivare nuovamente i protocolli di emergenza, compresa “l’ordinanza sindacale di rifugio al sicuro” e “gli avvisi per l’utilizzo delle risorse alimentari con accuratezza”.
Il sindaco Di Mare ha espresso riconoscenza per il coordinamento operativo con tutti gli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza: “Voglio ringraziare i vigili del fuoco, l’ARPA, tutti, la protezione civile, la marina militare e la capitaneria con cui mi sono sentito spesso per capire le condizioni atmosferiche della nostra città, importanti in questo quadro veramente difficile che si è realizzato”.
Indignazione per la reiterazione del disastro
“Ho detto da subito che eravamo molto arrabbiati perché riteniamo intollerabile che un evento del genere si possa verificare in così breve tempo”, ha dichiarato con fermezza il sindaco Di Mare. “Riteniamo intollerabile sottoporre la nostra città a condizioni così pericolose, dettate da un qualcosa che gli organi inquirenti chiariranno come sempre”.
L’indignazione dell’Amministrazione comunale si fonda sulla ripetizione di un evento catastrofico che aveva già colpito lo stesso impianto nell’agosto 2022, evidenziando evidenti carenze nelle misure di prevenzione e sicurezza.
“Avevamo detto che finita la fase 1, quella dello spegnimento dell’incendio, ci saremmo dedicati alla fase 2, cioè quella della nostra determinazione a capire e a fare chiarezza. Oggi, dopo queste relazioni, non abbiamo aspettato neanche che si concludesse la fase 1”, ha spiegato il sindaco, illustrando la decisione di accelerare l’azione legale ancora prima del completo spegnimento dell’incendio.
Contestualmente alla querela, l’Amministrazione comunale ha richiesto ad ARPA Sicilia “ulteriori dati sul terreno, sui terreni del nostro territorio, perché i dati forniti da ARPA ad oggi riguardano solo la qualità dell’aria, ma contestualmente abbiamo chiesto anche una verifica dei terreni”. Questa richiesta evidenzia la volontà di ottenere un quadro completo dell’impatto ambientale del disastro.
Costituzione di parte civile
“Prima ancora che le condizioni di legge ci dessero la possibilità di costituirci parte civile nell’eventuale procedimento che la magistratura aprirà, abbiamo deciso di farlo di nostra iniziativa”, ha annunciato il sindaco Di Mare, dimostrando la determinazione dell’Amministrazione a perseguire ogni via legale per ottenere giustizia e risarcimenti.
“Abbiamo grande fiducia nella magistratura che farà il suo corso”, ha dichiarato il primo cittadino, ribadendo tuttavia che “certi limiti non si possono superare e ritengo che i limiti sono stati superati e quindi siamo al fianco della magistratura nell’individuare tutti i soggetti che si sono resi responsabili”.
Il sindaco ha annunciato l’imminente revoca delle restrizioni sull’uso dell’acqua: “A breve rimuoviamo il divieto dell’uso dell’acqua perché le comunicazioni di oggi ci sono state di questa natura. Domani mattina vi faremo questa comunicazione”, offrendo un primo segnale di normalizzazione della situazione emergenziale.
“La mia amministrazione, tutta la Giunta, tutto il Consiglio Comunale che abbiamo coinvolto in questa scelta, come sempre è al fianco di ogni cittadino, come sempre è al fianco della salute di ogni cittadino, come sempre è al fianco della qualità della vita di ogni cittadino”, ha concluso il sindaco Di Mare, riaffermando l’impegno incondizionato dell’Amministrazione per la tutela della salute pubblica.











