Aggiornato al 12/11/2025 - 18:52
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ISAB di Priolo, parla il Ministro Urso: “Stablimento in piena sicurezza, produzione garantita”

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Il Ministro rassicura il territorio siracusano: “Il Governo vigila sul rispetto degli impegni”. Ricordato il passaggio da Lukoil a GOI Energy e il piano per la transizione green

Arrivano parole nette da Roma sul futuro dell’ISAB di Priolo Gargallo. A margine di un question time alla Camera, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha blindato l’operatività della raffineria, inviando un messaggio diretto al territorio siracusano.

“Lo stabilimento è in piena sicurezza, a prescindere dalle vicende della proprietà”, ha dichiarato Urso, ribadendo l’impegno del Governo “a garantire la continuità produttiva“. Una stabilità assicurata, ha ricordato il Ministro, sia dal decreto-legge ISAB sia dall’esercizio del “golden power” al momento della cessione.

Le parole di Urso sono cruciali per l’area industriale siracusana, che per mesi ha vissuto con il fiato sospeso. Le sanzioni internazionali contro Mosca (dopo l’invasione dell’Ucraina) avevano messo in ginocchio la precedente proprietà Lukoil, minacciando la chiusura dell’impianto e migliaia di posti di lavoro tra diretti e indotto.

La crisi è stata superata con la cessione nel marzo 2023 alla società cipriota GOI Energy. Un’operazione autorizzata dal Governo solo a precise condizioni: “tutela dei livelli occupazionali, continuità della produzione per il fabbisogno energetico nazionale e un piano di investimenti per la decarbonizzazione”.

Oggi, Urso conferma che quella vigilanza non è venuta meno. Il monitoraggio sulle attività del sito “continua in modo costante e puntuale”.

L’ISAB, che rappresenta circa il 20% della capacità di raffinazione italiana, è il vero “fulcro” del polo industriale siciliano, essenziale per l’occupazione e per la fornitura di carburanti nel Sud Italia. Il suo futuro, ha sottolineato il Ministro, è legato alla transizione verde. Il nuovo piano industriale di GOI Energy prevede infatti investimenti nella raffinazione sostenibile e nei biocarburanti, una trasformazione che lo Stato, ha promesso Urso, “accompagnerà”.

“Lo stabilimento è in piena sicurezza e la sua produzione prosegue regolarmente”, ha concluso Urso. “Continueremo a garantire che l’Isab resti un presidio strategico per l’Italia, un modello di transizione energetica e di tutela occupazionale”.

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