Sul futuro dell’impianto siracusano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno presentato due interrogazioni
“Senza il sostegno dell’Europa, il rilancio nella direzione della sostenibilità del polo industriale di Siracusa rischia di rimanere una chimera”. Filippo Scerra, deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle, ha depositato un’interrogazione diretta al Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di Coesione. “Ho stimolato il Governo italiano ad intervenire anche a Bruxelles, per garantire la prosecuzione ed il rafforzamento nella prossima programmazione europea 2028-2034, di tutte quelle misure a supporto di un cambio di paradigma produttivo per quei settori industriali definiti ‘hard to abate’, a partire dal Fondo per una Transizione Giusta (Just Transition Fund – JTF)”.
Per Scerra il sostegno dell’Europa è “essenziale per garantire un futuro sostenibile e competitivo alla zona industriale siracusana che, oggi, è impegnata in un difficile processo di riconversione verso modelli produttivi più efficienti, più innovativi, più green”. “Non possiamo lasciare indietro lavoratori, famiglie e imprese, scaricando sui territori i costi sociali ed occupazionali della transizione energetica. E su questo il Governo deve impegnarsi con serietà pure a Bruxelles” conclude il parlamentare nazionale.
“La proposta di accorpare tutti i fondi di coesione in un unico strumento rischia di penalizzare i distretti industriali più esposti, come quello di Siracusa”, aggiunge Antoci. “Non vogliamo che la transizione finisca per accentuare i divari territoriali anziché ridurli. Serve un impegno dell’Europa chiaro e definito per i prossimi anni, in modo da sostenere i poli industriali che vogliono riconvertirsi ma che da soli non possono affrontare i costi elevati della transizione”.









