Avola, Portopalo, Francofonte contro i commissariamenti. Forza Italia sotto osservazione per la governance del servizio idrico provinciale
SIRACUSA – La società mista Aretusa Acqua, destinata a gestire il servizio idrico integrato nella provincia di Siracusa, dovrà essere formalmente costituita tra luglio e agosto, così da garantire l’avvio operativo a partire da settembre 2025. Il percorso, tuttavia, è tutt’altro che lineare: permangono tensioni istituzionali, incertezze giuridiche e divisioni politiche.
I commissariamenti imposti dall’ex assessore regionale Roberto di Mauro non sono stati revocati e diversi Comuni hanno reagito impugnando i provvedimenti. In particolare, Avola, Portopalo di Capo Passero e Francofonte hanno già depositato un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, chiedendo l’annullamento dei commissariamenti. Secondo fonti attendibili, altri comuni sarebbero prossimi ad aderire all’iniziativa.
Nodi da sciogliere: governance e tempi stretti per l’impugnativa
Il tema più delicato resta quello della nomina della governance della futura società. Alla luce dei ricorsi, i commissari non possono più procedere alle designazioni, e le amministrazioni comunali sono chiamate ad assumersi la responsabilità di guidare il processo, senza subire la perdita di prerogative fondamentali.
La scadenza per l’impugnazione del decreto – per chi non lo ha ancora fatto – è fissata per la seconda metà di luglio, salvo un formale ritiro da parte dell’assessorato regionale o un accordo interno tra gli enti pubblici per procedere autonomamente alla costituzione della società e alla nomina degli organi, nel rispetto dello statuto e dei patti parasociali che dovranno garantire il controllo pubblico.
Ad oggi, manca un percorso condiviso tra i Comuni, e si prospetta il rischio concreto di votazioni su più liste di candidati, con la conseguente formazione di organi sociali composti da membri espressione di gruppi politici e territoriali differenti. Uno scenario che potrebbe compromettere l’efficacia e la coesione della nuova società, proprio nella sua fase di avvio.
Forza Italia osservata speciale. Il centrodestra locale alla prova dei fatti
In questo quadro, cresce l’attenzione su Forza Italia, partito parte della maggioranza regionale ma finora privo di una posizione pubblica sia sui commissariamenti che sulla governance di Aretusa Acqua. Il partito dovrà scegliere se esercitare un ruolo attivo a tutela della rappresentanza democratica dei Comuni oppure optare per una linea attendista, rinunciando a guidare una fase strategica per il territorio.
Ancora poco chiara anche la strategia dei “Sindaci civici” e del Partito Democratico, mentre l’esito delle scelte di Forza Italia, Lega, Democrazia Cristiana e Grande Sicilia sarà decisivo per la tenuta del centrodestra in provincia di Siracusa. In assenza di assunzione di responsabilità, gli alibi saranno pochi e poco credibili.
Il tempo stringe e i Comuni sono davanti a un bivio: costruire una governance condivisa, trasparente e rappresentativa, oppure cedere il passo a decisioni imposte dall’alto, mettendo a rischio non solo l’efficacia del servizio, ma anche l’equilibrio politico-istituzionale dell’intera provincia.