Due incontri in Prefettura con i sindaci di Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli, Priolo e Solarino per coordinare il monitoraggio post-incendio del 5 luglio
I risultati del monitoraggio ambientale conseguente all’incendio del 5 luglio presso l’impianto di gestione rifiuti Ecomac di Augusta hanno evidenziato alcune criticità che richiedono attenzione da parte delle autorità competenti. Due incontri istituzionali in Prefettura hanno riunito i sindaci dei comuni dell’Aerca e il presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, per coordinare le azioni di monitoraggio.
L’Area ad elevato rischio di crisi ambientale comprende i comuni di Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo e Solarino, territori che presentano una particolare vulnerabilità ambientale dovuta alla presenza di insediamenti industriali. Gli incontri hanno coinvolto anche rappresentanti di ARPA Sicilia, ASP di Siracusa, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale e provinciale.
I primi risultati ufficiali trasmessi da Arpa Sicilia hanno rivelato valori di diossine e furani superiori alla soglia indicativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel punto di campionamento posizionato presso il Municipio di Melilli. Il valore rilevato di 738 ± 295 fg/m³ supera la soglia di 300 fg/m³, considerata possibile indicatore di una fonte emissiva locale attiva.
Le analisi hanno inoltre registrato livelli elevati di sostanze volatili nelle aree circostanti l’impianto, con particolare riferimento a benzene, toluene, propene e stirene. I valori di PCB e IPA sono risultati invece sotto le soglie di riferimento stabilite dalla normativa vigente.
Gli amministratori locali hanno espresso preoccupazione per i possibili effetti a medio-lungo termine sull’ambiente e sulla salute pubblica. Il coordinamento istituzionale ha permesso di definire una strategia comune per la gestione dell’emergenza e il monitoraggio ambientale continuativo.
Le priorità concordate includono l’estensione del monitoraggio ad altre matrici ambientali, come suolo, acque e filiera agroalimentare, oltre all’istituzione di un tavolo di coordinamento permanente. La comunicazione trasparente verso i cittadini è stata identificata come elemento essenziale per mantenere informate le comunità locali sull’evoluzione della situazione.