Respinto il ricorso di Ireti: si costituirà la società partecipata 51% pubblica e 49% privata. Valore del servizio oltre 1,2 miliardi di euro
Palermo – Si conclude la battaglia amministrativa sull’aggiudicazione del servizio idrico integrato nella provincia di Siracusa. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) di Palermo ha respinto il ricorso presentato dalla società Ireti, che aveva richiesto la riforma della sentenza emessa dal TAR di Catania in merito all’aggiudicazione provvisoria decisa dall’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) della provincia aretusea.
Con questa sentenza, il CGA ha eliminato l’ultimo ostacolo per la costituzione di una nuova società mista pubblico-privata che gestirà il servizio idrico integrato in tutta la provincia di Siracusa, eccetto nei comuni di Buscemi e Cassaro.
La nuova società: composizione e tempi di realizzazione
La nuova società, destinata a operare per i prossimi 30 anni, sarà composta per il 51% dalle quote pubbliche dei Comuni e per il restante 49% dal partner privato individuato nel Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) formato da Acea Molise srl e Cogen spa.
Il valore complessivo del servizio è stimato in 1.264.314.474 euro. Secondo quanto disposto dalla sentenza, il commissario dell’ATI, Rosaria Barresi, potrà procedere all’aggiudicazione definitiva del servizio in tempi brevi. Da quel momento, scatterà un termine di 60 giorni per la costituzione formale della nuova società.
Le prossime fasi operative
Una volta costituita la società, i Comuni della provincia saranno chiamati a versare la loro quota parte di capitale sociale, mentre il partner privato farà lo stesso. Questo processo sancirà ufficialmente l’inizio delle attività della nuova gestione del servizio idrico integrato nella provincia di Siracusa.
Un passo avanti per il servizio idrico in provincia di Siracusa
La sentenza rappresenta un punto di svolta nella gestione del servizio idrico integrato, garantendo un’organizzazione più efficiente e partecipata tra pubblico e privato. Si prevede che questa nuova struttura possa migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e promuovere uno sviluppo sostenibile delle risorse idriche del territorio.
La decisione del CGA, attesa dallo scorso settembre, chiude una fase di incertezza e apre la strada a un futuro di maggiore stabilità e innovazione nella gestione delle risorse idriche in tutta la provincia aretusea.