Aggiornato al 17/10/2025 - 13:06
siracusapress.it
Arte

Catania, Tre nuove opere per il museo Magma di Librino: 3 mila bambini protagonisti della “Porta dei Sogni”

siracusapress.it

condividi news

Il 22 ottobre l’inaugurazione delle installazioni di De Nisco, Messina e Neri che arricchiscono il percorso di arte pubblica del quartiere

Librino si prepara a una nuova pagina del suo percorso di trasformazione attraverso l’arte. Il 22 ottobre, alle 10, verranno inaugurate tre nuove opere che ampliano il museo monumentale a cielo aperto Magma, nato dall’intuizione del maestro Antonio Presti con la Fondazione Fiumara d’Arte. L’appuntamento è nella succursale dell’Istituto Comprensivo Angelo Musco, in viale Castagnola 6.

Le nuove installazioni nascono nell’ambito della Triennale della Contemporaneità promossa dalla Regione Siciliana e vedono protagonisti tremila bambini e mamme del quartiere, che hanno lavorato insieme agli artisti Antonella De Nisco, Filippo Messina e Giancarlo Neri.

“Cavalli nel vento” di Filippo Messina si sviluppa lungo il muraglione di viale Nitta con un ampio bassorilievo in terracotta. Cento cavalli scolpiti in corsa compongono un fregio che corre lungo la strada, trasformando il muro in una soglia simbolica. L’opera raccoglie i sogni dei bambini che hanno partecipato ai laboratori permanenti attivi nelle scuole del quartiere.

Tremila mattonelle di terracotta, lavorate dalle mani dei più piccoli e delle loro madri, compongono la “Porta dei Sogni”. Su ciascuna formella è impresso un pensiero, un desiderio, una speranza. Collocate lungo la fascia blu di viale Nitta, queste testimonianze rappresentano un segno collettivo di una comunità che ritrova nella bellezza la propria forza.

“Luna sola” di Giancarlo Neri è una sedia monumentale alta dieci metri, sormontata da una luna che di giorno svela dettagli prospettici e di notte si illumina come un globo sospeso. L’installazione invita a guardare il quotidiano con l’immaginazione del sogno, spostando lo sguardo verso una dimensione poetica e metafisica.

Il percorso si completa con “Leporinus” di Antonella De Nisco, tre lepri in acciaio dipinto collocate sulla rotatoria all’ingresso del quartiere. L’opera restituisce identità al luogo richiamando la radice etimologica del nome Librino, che significa “terra di lepri”.

Antonio Presti ha sottolineato come vent’anni di lavoro a Librino rappresentino un dono del cuore. “Siamo partiti con la Porta della Bellezza, che ha coinvolto quattro generazioni, proseguita con la Porta delle Farfalle e con tutte le altre opere che hanno trasformato il quartiere in un museo d’arte contemporanea all’aperto diffuso, unico al mondo. Mi auguro che la Regione insieme all’amministrazione comunale di Catania possa proteggere il futuro di questo grande patrimonio d’arte, prezioso volano per lo sviluppo turistico ed economico del territorio”.

L’assessore comunale Massimo Pesce ha evidenziato come Librino dimostri che la bellezza può diventare strumento di rinascita civile: “Ogni opera realizzata è il frutto di un percorso collettivo che unisce arte, scuola e ambiente urbano. Il Comune sostiene con convinzione questo modello di rigenerazione”.

Il dirigente scolastico Mauro Mangano dell’Istituto Comprensivo Musco Castagnola ha definito l’esperienza come il valore più alto della scuola: “Educare attraverso la bellezza, rendere i nostri studenti cittadini consapevoli e orgogliosi del loro territorio”.

Il progetto ha visto la collaborazione di numerose scuole del quartiere, tra cui gli istituti comprensivi Brancati, Campanella Sturzo, Dusmet Doria, Rita Atria e San Giorgio, oltre a diverse associazioni locali impegnate in attività educative e sociali. L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Siciliana, dal Comune di Catania, dal IV Municipio e dal Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni