Aggiornato al 05/06/2025 - 09:32
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Commissioni Esame di Stato 2025: pubblicati i nomi, disponibili online sul sito del Ministero

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Sul sito del Ministero dell’Istruzione disponibili da ieri i nomi dei commissari: per l’81% degli studenti è fondamentale conoscerli in anticipo

Da ieri sono online, sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, le commissioni dell’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione. Il motore di ricerca dedicato è accessibile all’indirizzo matesami.pubblica.istruzione.it, permettendo a candidati, famiglie e scuole di conoscere la composizione delle commissioni.

Quest’anno saranno 524.415 gli studenti coinvolti, di cui 511.349 interni e 13.066 esterni, distribuiti in 13.900 commissioni per un totale di 27.698 classi. La ripartizione per indirizzo di studio vede 268.577 candidati ai Licei, 169.682 agli Istituti Tecnici e 86.156 agli Istituti Professionali. Ogni commissione è composta da un presidente esterno, tre membri esterni e tre membri interni alla scuola.

Il calendario degli esami partirà mercoledì 18 giugno alle 8:30 con la prova scritta di italiano, comune a tutti gli indirizzi. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, si terrà la seconda prova, specifica per ogni percorso. Seguirà poi il colloquio orale, pensato per valutare il profilo culturale e professionale dello studente.

Intanto, la pubblicazione dei nomi dei commissari ha già dato il via alla consueta “caccia alle informazioni”. Un sondaggio realizzato da Skuola.net su un campione di circa 1.000 studenti rivela che l’81% ritiene importante conoscere i commissari in anticipo, per prepararsi al meglio. Solo il 19% dichiara di non preoccuparsene troppo.

In molti – circa il 48% – si attivano autonomamente, mentre un altro 40% organizza ricerche di gruppo. I metodi sono vari: dal contattare studenti degli istituti dei commissari esterni (20%), al chiedere informazioni ai propri docenti (17%), fino all’esplorazione dei social network (17%) e delle piattaforme per studenti come Skuola.net (14%). Il 12% sfrutterà chat come Telegram o WhatsApp, e un 10% valuta addirittura visite nelle scuole dei commissari.

Tra le tendenze emergenti si segnala l’utilizzo dell’intelligenza artificiale: quasi 1 studente su 10 proverà a ottenere informazioni tramite chatbot. L’interesse principale riguarda le “fissazioni” e abitudini dei professori (oltre il 30%), le domande più frequenti (21%) e il tipo di approccio del docente (20%). Più limitata l’attenzione sulla severità nei voti (15%) e sulla vita privata dei commissari (9%).

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