Due relazioni contestano criticità su dighe, impianti di smaltimento e termovalorizzatori. La Regione ha tempo fino all’8 settembre per rispondere
La Corte dei Conti ha completato due inchieste che mettono sotto la lente d’ingrandimento la gestione di servizi essenziali in Sicilia. Due relazioni distinte che sollevano una serie di questioni sulla gestione delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti nell’isola, e nell’elenco delle cose su cui porre attenzione c’è anche la discarica di contrada Coste Sant’Ippolito.
La Regione Siciliana e gli altri soggetti coinvolti hanno tempo fino all’8 settembre per presentare una contro-relazione alle contestazioni sollevate dalla Corte dei Conti. Successivamente, entro il 30 settembre, sarà fissata un’udienza per esaminare nel dettaglio le criticità evidenziate dai magistrati contabili.
L’indagine riguarda sia il settore idrico che quello dei rifiuti.
Su quest’ultimo fronte le contestazioni della Corte dei Conti sono abbastanza articolate. Emerge la necessità di chiarire la situazione delle strutture dismesse a Bellolampo, a Palermo, mentre vengono sollevati dubbi specifici sugli impianti di smaltimento di Trapani e, appunto, di Pachino.
La discarica di Coste Sant’Ippolito rientra tra i siti che richiedono chiarimenti alla magistratura contabile, in un quadro più generale di criticità che riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti nell’isola.
Nel dossier della Corte dei Conti anche la vicenda termovalorizzatori, sui quali si chiedono chiarimenti documentati su tipologia, dimensionamento e finanziamento degli impianti, anche in rapporto con il previsto ampliamento delle discariche.
La Regione Siciliana ha previsto la realizzazione di questi impianti a Palermo e Catania. La gara per l’assegnazione è attualmente in corso e, in una coincidenza temporale significativa, le domande di partecipazione possono essere presentate proprio fino all’8 settembre, lo stesso giorno in cui scade il termine per rispondere alla Corte dei Conti.