Aggiornato al 25/03/2025 - 10:59
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Accoglienza

ActionAid e Openpolis: A Siracusa cresce il numero di richiedenti asilo nei centri Cas, ma la gestione rimane critica

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A fine 2023, la prefettura di Siracusa registra un sovraffollamento nei centri di accoglienza, evidenziando una crescente difficoltà nella gestione dei flussi migratori e nel rispetto dei diritti degli accolti

A Siracusa, la gestione dei richiedenti asilo rimane al centro del dibattito, con la crescente preoccupazione per la capacità di accoglienza e la mancanza di un piano strutturato per fronteggiare l’emergenza migratoria. Secondo i dati forniti da ActionAid e Openpolis, a fine 2023, la prefettura di Siracusa ha registrato un significativo aumento delle presenze nei centri di accoglienza straordinaria (CAS), con una media di oltre 55 posti per struttura.

Nonostante la Sicilia rappresenti una delle regioni con il maggior numero di accoglienze, la gestione del sistema di accoglienza, soprattutto nei CAS, appare sempre più critica. A Siracusa, come in altre parti della regione, la mancanza di un’adeguata programmazione ha portato a situazioni di sovraffollamento, con strutture che superano frequentemente la loro capienza prevista. Un esempio emblematico è il caso di alcuni centri a Siracusa, dove la media di posti è tra le più alte in Italia, creando preoccupazione per le condizioni degli accolti.

Nel complesso, mentre i flussi migratori restano limitati, la Sicilia si trova a fronteggiare un modello di accoglienza che non sembra in grado di garantire una gestione adeguata e trasparente, con il rischio di compromettere i diritti degli ospiti. ActionAid e Openpolis hanno lanciato un allarme, sottolineando l’urgenza di una riforma che permetta di migliorare le condizioni di accoglienza e di razionalizzare l’uso delle risorse disponibili, evitando che le strutture pubbliche e straordinarie restino in balia di un sistema inadeguato.

 

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