La Filctem Cgil Siracusa denuncia 65 esuberi e divisioni sindacali. Amato e Tarascio: “Continueremo a difendere i diritti dei lavoratori con responsabilità”
Cresce la tensione nel polo industriale siracusano. La Filctem Cgil Siracusa, insieme alla Femca Cisl, ha proclamato uno sciopero di 6 ore per il 28 febbraio 2025, in risposta alla comunicazione di Sasol Chemicals sulla nuova organizzazione aziendale e sui 65 esuberi previsti.
“Ci vediamo costretti ad agire in conformità con quanto riportato nel comunicato unitario del 10 febbraio”, dichiarano Fiorenzo Amato, segretario della Filctem Cgil Siracusa, e Vincenzo Tarascio, coordinatore di categoria.
Divisioni sindacali e tensione tra le sigle
La crisi della Sasol non è solo occupazionale ma si estende anche ai rapporti tra le sigle sindacali.
“Nei giorni scorsi, l’unità sindacale faticosamente costruita è stata interrotta bruscamente dalla Uiltec Siracusa, che ha convocato un’assemblea anticipata in solitaria, vanificando il lavoro congiunto dei tre coordinatori di Sasol”, sottolineano Amato e Tarascio, esprimendo rammarico per la frattura tra i sindacati.
Secondo la Filctem Cgil, la gravità della situazione lavorativa avrebbe dovuto mettere da parte le rivalità sindacali, ma così non è stato.
Sciopero e impegno per i lavoratori
Nonostante le divisioni, la Filctem Cgil e la Femca Cisl confermano la loro determinazione a difendere i lavoratori.
“Con il massimo impegno e la necessaria maturità, continueremo a supportare i lavoratori della Sasol, con l’obiettivo di ristabilire un clima di serenità. Non cederemo a logiche di divisione e proseguiremo la lotta per la tutela della dignità e dei diritti di chi lavora”, concludono Amato e Tarascio.