Giovanni Musso, CEO IREM, guida il dibattito su governance, whistleblowing e ESG nell’implementazione del D.Lgs. 231/2001
Il Modello Organizzativo 231 non è solo un adempimento normativo, ma uno strumento strategico per la gestione del rischio e la sostenibilità aziendale. Lo ha ribadito Giovanni Musso, CEO di IREM e Vicepresidente della Sezione Metalmeccanici di Confindustria Siracusa, in occasione del seminario “Reati presupposto, whistleblowing e impatti reputazionali”, da lui organizzato e coordinato il 28 gennaio presso Confindustria Siracusa.
“Il Modello Organizzativo 231 rappresenta un insieme di principi, regole e procedure fondamentali per le imprese italiane. Non si tratta solo di un obbligo normativo, ma di un vero e proprio strumento strategico per promuovere l’etica e la sostenibilità aziendale”, ha dichiarato Musso, sottolineando l’importanza di una governance orientata alla trasparenza e alla prevenzione dei rischi.
I temi affrontati nel seminario
Durante l’evento, esperti del settore hanno approfondito alcuni dei principali aspetti del Decreto Legislativo 231/2001, analizzando:
Reati presupposto e ruolo dell’Organismo di Vigilanza – Il seminario ha evidenziato come l’OdV sia un elemento chiave per la prevenzione dei rischi aziendali, contribuendo alla costruzione di un ambiente di lavoro più sicuro e conforme alle normative.
Salute e sicurezza sul lavoro – Un focus particolare è stato dedicato alla necessità di adottare controlli adeguati in tema di sicurezza e di prevenire rischi legati a sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita.
Impatto reputazionale e sostenibilità – È stata analizzata l’integrazione del Modello 231 con i fattori ESG, dimostrando come la responsabilità amministrativa delle imprese sia sempre più connessa alla sostenibilità d’impresa e alla reputazione aziendale.
Whistleblowing e gestione della supply chain – Il controllo della catena di approvvigionamento attraverso segnalazioni interne è emerso come un elemento strategico per prevenire illeciti e rafforzare la compliance aziendale.
Un modello di crescita sostenibile
Il seminario ha evidenziato come l’adozione del Modello 231 possa rappresentare un valore aggiunto per le aziende, trasformandolo da obbligo normativo a leva strategica per la crescita sostenibile.
“Particolare attenzione è stata dedicata all’importanza di adottare modelli organizzativi orientati all’integrità aziendale, favorendo processi di autovalutazione e miglioramento continuo. L’obiettivo è quello di rafforzare la cultura della legalità e della trasparenza, trasformando il Modello 231 in un driver di crescita sostenibile per le imprese”, ha concluso Musso.