Daniela Borriello di Coldiretti Pesca sottolinea l’importanza di nuove strategie per il rilancio della pesca e dell’acquacoltura, puntando su pescaturismo, ricambio generazionale e supporto transnazionale
Durante il G7 DiviNazione di Ortigia, l’attenzione si è concentrata sulle strategie per rilanciare il settore della pesca e dell’acquacoltura, che da anni affronta una profonda crisi. Daniela Borriello, responsabile nazionale di Coldiretti Pesca, ha sottolineato l’importanza di rinnovare la narrazione del settore, ancora percepito come difficile e poco remunerativo. Secondo Borriello, nuove forme di diversificazione, come il pescaturismo, potrebbero rappresentare una soluzione per migliorare la redditività e l’attrattiva del comparto.
Un altro nodo cruciale riguarda il ricambio generazionale: pochi giovani sono interessati a intraprendere una carriera nella pesca, frenati dall’incertezza normativa e dalla mancanza di prospettive stabili. Le istituzioni, sia a livello nazionale che comunitario, sono chiamate a fornire normative chiare e certezze per incentivare i giovani a investire nel settore.
Inoltre, Borriello ha evidenziato la necessità di un supporto transnazionale per favorire investimenti in nuove imbarcazioni e strutture di trasformazione del prodotto ittico. Il Mediterraneo, infatti, offre risorse di qualità, e vi è una crescente domanda di pescato locale da parte dei consumatori. Tuttavia, per rispondere a tale domanda, è indispensabile un quadro normativo che permetta di sfruttare appieno il potenziale del settore.











