Aggiornato al 14/06/2025 - 14:42
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Governance

Sac e Aretusa Acque, destini (incerti) comuni

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Un filo conduttore lega il rinnovo della governance della Società Aeroportuale e la costituzione della società Aretusa Acque

Destino (avverso) comune per la SAC e la costituenda Aretusa Acque: nell’uno e nell’altro caso infatti la Regione ha esautorato gli Enti titolati ad assumere ogni decisione, in primis quella di scegliere i professionisti che le dovranno amministrare.
Per quanto riguarda la Società Aeroportuale il commissariamento dura da anni ed ha determinato, secondo logiche di appartenenza e non di stretto merito, le nomine nel consiglio e da ultimo la scelta di cedere al mercato quote della Società di valore stimato assai rilevante.
Nell’altra vicenda il commissariamento ha in modo pervasivo determinato la scelta del partner privato di minoranza e non è stato ancora formalmente chiarito se sì spingerà sino ad esautorare i comuni dal sacrosanto diritto di scelta dei componenti il consiglio di sorveglianza e quindi di gestione della società mista.
Solo a seguito di alcune critiche, tale ipotesi sembra rientrata e la nomina dovrà avvenire ad opera dei Sindaci/Soci pubblici, sulla base di regole ispirate al principio della rappresentatività, anche delle minoranze.

Il presidente Giansiracusa, a pochi giorni dalla sua elezione, è stato chiamato ad una designazione nel consiglio della società aeroportuale.
La scelta è avvenuta sulla base di criteri che qualcuno ritiene non in linea con lo Statuto.
Il rinvio della decisione, che sarà assunta nel corso dell’assemblea di giorno 17 giugno, al netto di eventuali nuovi rinvii sollecitati da Confindustria e che potrebbero trovare il consenso del commissario regionale, cioè del presidente della Regione, darà modo al presidente Giansiracusa di chiarire le ragioni della sua designazione e, nel caso, di rivedere la propria posizione.

Nell’altra vicenda i tempi sono sufficientemente ampi da consentire, anzitutto, un formale e definitivo passo indietro dei commissari. Di ciò si dovrebbe occupare il nuovo Assessore Regionale Colianni.
In secondo luogo, i Sindaci dovrebbero avviare la fase decisionale, ispirata a criteri di stretto merito, per come la legge prevede.
Un ruolo centrale nei destini della Società avranno, oltre al Comune capoluogo, sia Avola sia Augusta, che sommando il peso ponderale di ognuno, per effetto della comune appartenenza dei Sindaci al partito di maggioranza nel paese, saranno certamente determinanti.

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