Dopo mesi dal summit internazionale, Italiavvenire evidenzia criticità su infrastrutture, sicurezza ed economia, chiedendo risposte concrete
A distanza di mesi dal G7 che ha portato Siracusa sotto i riflettori internazionali, il quadro cittadino appare tutt’altro che migliorato. Lo denuncia Marco Polito, presidente di Italiavvenire Siracusa, che in un comunicato evidenzia le criticità che affliggono il territorio, senza che si intravedano soluzioni concrete.
“Si sperava che dopo l’evento, la città avrebbe vissuto periodi migliori, ma erano solo speranze… Oggi purtroppo non resta altro che una città con i soliti problemi, anzi con l’aggiunta di nuovi.”
Strade pericolose e sicurezza carente
Uno dei problemi più evidenti riguarda la condizione del manto stradale. Le buche, che in alcuni punti sono vere e proprie voragini, rappresentano un rischio costante per automobilisti e pedoni.
Anche la sicurezza cittadina preoccupa:
“La presenza delle forze dell’ordine è insufficiente, e questo non fa che alimentare il senso di insicurezza tra i cittadini.”
Illuminazione pubblica e infrastrutture dimenticate
Il comunicato segnala inoltre lo stato precario dei pali della luce, che in molti casi versano in condizioni di totale degrado, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
Situazione simile per il ponte ciclopedonale, installato ma ancora inutilizzabile:
“Nonostante il costo a spese del cittadino, non è chiaro quale sia la sua reale utilità.”
Il caso del CCR alla Mazzarona
Tra le questioni più controverse degli ultimi giorni c’è la realizzazione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) alla Mazzarona, in un’area densamente abitata.
“È assurdo anche solo pensare di costruire un centro di raccolta in pieno centro abitato, senza valutare i disagi per la viabilità.”
Economia in crisi: parcheggi e polo industriale
Sul fronte economico, desta preoccupazione il parcheggio di via Damone, il cui futuro è incerto:
“Si cercano soluzioni per non aggravare ulteriormente la crisi del commercio su viale Tisia.”
Ancora più grave la situazione del polo industriale della provincia, il cui declino potrebbe avere pesanti ripercussioni su molte famiglie siracusane.
“Molti ne parlano, ma pochi si muovono concretamente.”
Sanità e turismo: promesse non mantenute
Il nuovo ospedale di Siracusa è un progetto che sembra non sbloccarsi:
“Da mesi, anzi anni, si parla del nuovo ospedale, ma non si capisce dov’è l’ingranaggio bloccato.”
Infine, il turismo e l’intrattenimento sembrano ancora in ombra, nonostante gli annunci dell’amministrazione:
Per la stagione estiva erano stati promessi grandi eventi, ma ad oggi l’unico concerto confermato è quello di Giorgia.”
L’appello di Italiavvenire
In conclusione, Italiavvenire Siracusa chiede risposte concrete:
“La città merita un rilancio importante per evitare una morte economica ormai prevista da tempo. Ma a qualcuno interessa tutto ciò?”