Abbiamo incontrato il capogruppo in consiglio comunale di “Insieme”, lista civica che svolge un ruolo di pungolo e stimolo all’amministrazione attiva, senza far parte ufficialmente della maggioranza e restando così “con le mani libere”
Ivan Scimonelli, da sportivo e da titolare di un’attività che comunque strizza l’occhio al turismo un po’ più d’élite, se dovessi classificare la città di Siracusa tra le mete turistiche mondiali, la considereresti più adatta a famiglie, giovani o a un turismo più di relax, magari destinato a persone non più giovanissime?
Per motivi sportivi, sin da piccolo ho avuto la possibilità di viaggiare in giro per il mondo e di vivere in diverse “big city”. Credo che chi scelga Siracusa lo faccia per la sua storia millenaria e per la straordinaria accoglienza del popolo del sud. La città è adatta a famiglie e coppie in “early pension”. Ho conosciuto molti inglesi e olandesi che, arrivati qui in vacanza, hanno deciso di comprare casa e vivere qui. Molti di loro, però, si scontrano con il nostro modo di vivere poco rispettoso e disordinato… Spesso dimentichiamo la bellezza e l’unicità della nostra terra e ce ne ricordiamo solo quando la vediamo sul grande schermo. Abbiamo un problema di consapevolezza delle potenzialità che possediamo. Abbiamo un problema grande di “programmazione” degli eventi…I giovani scelgono altre mete, forse anche più modaiole, ma devo dire che gli organizzatori dell'”Ortigia Sound System” hanno fatto e continuano a fare un grande lavoro, attirando un pubblico giovane di ottimo livello.
Credi che la città di Siracusa sia in grado di “governare” i flussi turistici o al momento sia più impegnata a subirli passivamente, nell’attesa di costruire una vera e propria visione organica?
Sono felice di ricevere questa domanda. Ho più volte ribadito, anche in consiglio comunale, che, ahimè, Siracusa “subisce” i flussi turistici e non li governa. Stiamo vivendo una estrema antropizzazione del nostro centro storico (Ortigia!) e non si riesce né a ordinarlo né a normarlo. Basti pensare che sono state annunciate grandi rivoluzioni con nuovi regolamenti, ma a distanza di quasi un anno non se ne vede ancora traccia. Il Sindaco di Siracusa ha l’opportunità di lasciare un grande segno: normare Ortigia e svuotarla dalle auto nel rispetto dei residenti. Lo hanno fatto a Milano, Londra, Torino, Barcellona, etc. Perché non possiamo farlo anche qui? È chiaro che bisogna avere coraggio: i cambiamenti significativi e le scelte forti comportano grandi risentimenti, ma il beneficio verrà compreso molto tempo dopo.
In questa legislatura sei stato eletto consigliere comunale e dunque puoi apportare la tua esperienza al servizio della città. Credi che allo stato attuale il Consiglio Comunale sia uno strumento utile per provare ad avviare una strategia turistica per Siracusa, attraverso il suo ruolo di indirizzo e controllo, o al momento si limita a ratificare le decisioni dell’amministrazione?
Ho scelto di fare politica dai tempi del liceo perché sentivo e sento la necessità di incidere, aiutare la gente e cambiare le cose. La politica, come la vita, è basata sulla volontà. Penso che questo consiglio comunale abbia tutte le carte in regola per modificare la rotta. Ma tutto si basa sulla volontà condivisa e sugli obiettivi. Il consiglio comunale può stimolare l’attività politica, ma è la giunta che agisce sulle scelte amministrative. Mi rendo conto che non è semplice, ma se non fissiamo degli obiettivi e lavoriamo nel medio-lungo termine, saremo costretti a lavorare sempre e solo sulle emergenze. La città ha bisogno di una direzione e di una visione chiara per il futuro e credo fortemente che questo concetto sia universalmente riconosciuto: dalla visione turistica, a quella economica, ambientale, sociale, della sicurezza… La volontà, unita a una ampia condivisione e coinvolgimento politico, può portare a grandi risultati. La volontà politica a cui mi riferisco non è solo una questione di desiderio o intenzione, ma una forza attiva che influenza ogni aspetto della vita civica. La direzione che prende la nostra città è essenziale per il suo funzionamento e la sua salute futura. Dovremmo iniziare a ricordarcene ogni giorno partendo dalle nostre piccole azioni anche e soprattutto noi consiglieri comunali.