Le Donne Democratiche si schierano contro la bocciatura della mozione sulla democrazia paritaria e denunciano un attacco personale alla consigliera Sara Zappulla

Le Democratiche Siracusane hanno espresso piena solidarietà alla consigliera comunale del Partito Democratico Sara Zappulla, vittima a loro dire di un attacco personale a seguito della bocciatura dell’ordine del giorno presentato lo scorso 8 gennaio. La mozione, proposta insieme al gruppo PD, era volta a promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere e la democrazia paritaria nella composizione della Giunta Comunale di Siracusa.

In un comunicato firmato da Cleo Li Calzi (Esecutivo nazionale Donne Democratiche), Luciana Formica e Paola Gozzo (Delegata nazionale Donne Democratiche), si legge:

“Tutti i consiglieri comunali di maggioranza, sedici tra donne e uomini, hanno rivolto in gruppo un attacco alla consigliera, senza intervenire nel merito della questione ma tentando anzi di personalizzare il conflitto e intaccare la sua persona.” 

La mozione, sottolineano le firmatarie, rappresentava un’occasione per rispettare principi costituzionali sanciti dagli articoli 3 e 51 della Costituzione e da norme nazionali, nonché per dimostrare vitalità nel dibattito politico locale. Tuttavia, il Consiglio Comunale ha dimostrato, secondo le Democratiche, “disinteresse e arretratezza”.

Le firmatarie condannano fermamente l’episodio, affermando:

“L’attacco di oggi rappresenta plasticamente quanto una parte della politica sia profondamente e intrinsecamente machista e quanto un cambiamento culturale sia oggi quanto più che urgente. Condanniamo il metodo utilizzato e stigmatizziamo l’atteggiamento che lo ha scaturito, credendo fortemente in un modello politico ben lontano dalle prove muscolari.”

Le Democratiche Siracusane ribadiscono il loro impegno a fianco delle donne che lottano per la parità di genere e la rappresentanza nelle istituzioni.

“Tutte le donne che lottano per le donne e credono in una politica femminista troveranno le Democratiche al loro fianco. Nessuna verrà mai lasciata sola.”

L’episodio è visto tuttavia come un punto di ripartenza per mobilitazioni future:

“Le battaglie delle donne democratiche e del PD di Siracusa non si arresteranno di fronte alla bocciatura di una maggioranza, ma continueranno in difesa della democrazia e della rappresentanza.”