Aggiornato al 04/12/2025 - 11:44
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Riqualificazione

Sortino, il sindaco Parlato fa il punto sui lavori al Columba

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Dopo le segnalazioni di Carlo Auteri, il Comune chiarisce avanzamento, obiettivi e tempi dell’intervento

A Sortino prosegue il confronto politico intorno alla riqualificazione dell’istituto Columba, tema riacceso dalle segnalazioni del deputato regionale e consigliere comunale Carlo Auteri, che ha richiamato l’attenzione su presunti ritardi e presunte irregolarità dopo un sopralluogo nel cantiere. Le sue osservazioni hanno portato l’amministrazione a fornire un aggiornamento dettagliato sulla situazione.

Il sindaco Vincenzo Parlato ha ricostruito lo stato dell’intervento, precisando che il cantiere risulta ancora attivo e che non è stata comunicata la conclusione delle opere, eccezion fatta per la parte strutturale. Per avere un quadro preciso, il primo cittadino ha convocato l’impresa incaricata e la direzione lavori, ottenendo conferma che circa il 90 per cento delle opere risulta già realizzato.

La data del 29 agosto, indicata come fine lavori, riguarderebbe soltanto gli interventi strutturali che dovevano essere depositati al Genio Civile. L’amministrazione evidenzia che la natura del progetto non si limita al semplice abbellimento dell’edificio, ma punta a garantire la piena messa in sicurezza antisismica, obiettivo considerato raggiunto entro i tempi stabiliti.

Per quanto riguarda la fase conclusiva della riqualificazione, sarebbe stata presentata una richiesta di proroga al ministero che ha finanziato l’opera. L’estensione dei termini consentirebbe di completare in pochi mesi le ultime lavorazioni.

Nel suo intervento, Parlato ha inoltre espresso perplessità sul modo in cui sono state realizzate e divulgate alcune riprese del cantiere nei giorni precedenti, valutandole come modalità che non contribuirebbero alla ricerca di soluzioni istituzionali. Il sindaco ha richiamato anche il recente dibattito in consiglio comunale sulla tutela dei posti di lavoro, ritenendo incoerente esporsi a manovre che potrebbero mettere a rischio le stesse attività che si intende difendere.

L’amministrazione chiude il chiarimento ribadendo che informazioni imprecise rischiano di generare confusione e segnala che il documento ritirato in autotutela conteneva un semplice refuso.

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