Aggiornato al 21/02/2025 - 14:45
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Niente strumentalizzazioni

Vicenda Cannata, parziale “dietrofront” di Bellomo, Iacono e Orlando: “non è rivalsa politica”

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Una misteriosa telefonata ricevuta all’origine delle rivelazioni che rappresenterebbero comunque “un resoconto oggettivo di fatti e circostanze realmente accadute”

Una dichiarazione congiunta per far capire che non esiste nessun astio o vendetta politica verso Luca Cannata, ex sindaco di Avola e attuale deputato di punta in Sicilia per Fratelli d’Italia, da parte degli “ex” fedelissimi Luciano Bellomo, Fabio Iacono e Antonio Orlando. Al centro delle vicende i contributi volontari versati per il mantenimento dell’attività politica del gruppo, secondo qualche versione donati anche in contanti e senza rendicontazione.

“Nessuna strumentalizzazione”: le parole di Bellomo, Iacono e Orlando

Le dichiarazioni da noi rilasciate si riferiscono esclusivamente alle esperienze politiche maturate nel periodo 2017-2022 durante l’Amministrazione comunale di Avola sotto la guida di Luca Cannata. Evidenziamo che siamo stati contattati telefonicamente dai giornalisti nel pomeriggio di lunedì 17 febbraio, all’indomani della nostra adesione a Forza Italia, in seguito a circostanze di cui ancora oggi ignoriamo l’origine.

Teniamo a sottolineare che le nostre dichiarazioni sono perfettamente in linea con quanto affermato dagli assessori Paolo Iacono e Deborah Rossitto, attualmente in carica e notoriamente vicini al deputato Luca Cannata. Questo elemento conferma in modo inequivocabile che non si tratta di una rivalsa politica o di astio personale, bensì di un resoconto oggettivo di fatti e circostanze realmente accadute.

Respingiamo fermamente ogni tentativo di strumentalizzare le nostre dichiarazioni o di collegarle alla nostra recente adesione a Forza Italia. La nostra testimonianza si basa esclusivamente su esperienze dirette e fatti concreti verificatisi durante il nostro mandato amministrativo.”

Nessuna ipotesi di reato, ma la creazione di un “presunto sistema” in cui alla base c’è il sospetto e la diffidenza

La procura ha aperto un’indagine iscritta nel modello 45, ossia un fascicolo per atti non costituenti reato e, dunque, al momento senza indagati, proprio perché notizie di reato al momento non se ne sono né lette, né sentite. Il lavoro comunque certosino ed encomiabile dei giornalisti che hanno svolto appieno il loro compito, ha evidentemente avuto una o più fonti a cui Luca Cannata, di sicuro, non stava simpatico. E la lista, a quanto pare, non è corta.

 

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