“Calpestato il ruolo dei consiglieri comunali”
Francofonte, 12 giugno 2025 – Scontro istituzionale a Francofonte sulla gestione dei pignoramenti per tributi non pagati. Il gruppo consiliare “Francofonte Futura” denuncia la decisione del Segretario Comunale di bloccare una mozione urgente che avrebbe dovuto aprire il dibattito sui controversi metodi di riscossione affidati alla società privata SOGERT.
La mozione urgente bloccata dal Segretario Comunale
I consiglieri comunali Ilaria Palermo e Nuccio Randone, coordinati da Valentina La Rocca, avevano presentato l’11 giugno una mozione urgente per discutere in Consiglio Comunale la vicenda dei pignoramenti dei conti correnti dei cittadini per tributi locali non versati (IMU, TARI, TASI, Servizio Idrico) relativi agli anni precedenti al 2025.
Il Segretario Comunale ha però espresso un parere che il gruppo di opposizione definisce “davvero discutibile”: secondo la sua interpretazione, l’argomento non rientrerebbe nelle competenze del Consiglio e quindi la mozione non deve essere discussa.
Una decisione che avrà conseguenze immediate: il 30 giugno il Consiglio Comunale sarà “svuotato delle sue prerogative”, privato del diritto di dibattere su un tema che tocca centinaia di famiglie francofontesi.
L’affidamento a SOGERT: “senza autorizzazione del Consiglio”
Al centro della controversia c’è l’affidamento del servizio di riscossione coattiva alla società privata SOGERT, deciso dall’amministrazione comunale attraverso una serie di determine dirigenziali.
Francofonte Futura contesta duramente questa scelta, sostenendo che sia avvenuta “senza mai essere discussa in Consiglio Comunale”, nonostante la legge nazionale e regionale stabilisca che l’affidamento in concessione a privati del servizio di riscossione dei tributi debba essere autorizzato dal Consiglio stesso.
Centinaia di famiglie colpite dai blocchi bancari
La questione non è solo procedurale ma ha risvolti sociali drammatici. Francofonte Futura ricorda che già questo inverno il gruppo aveva promosso insieme al Partito Democratico una raccolta firme con centinaia di adesioni per chiedere un approccio diverso verso i cittadini in difficoltà.
Molte famiglie hanno infatti subito “il blocco improvviso e indiscriminato dei propri conti correnti, con gli intuibili gravi disagi sofferti”.
Il gruppo di opposizione “non contesta il principio della necessità di riscossione, ma denuncia il metodo forzoso del pignoramento e del blocco del conto”, soprattutto considerando la particolare fragilità economica del territorio.
Francofonte: il Comune più povero della provincia
Francofonte Futura sottolinea un dato significativo: il comune è “da anni quello con il reddito pro capite più basso dell’intera provincia di Siracusa”. Una condizione che, secondo il gruppo, dovrebbe spingere l’amministrazione a cercare “soluzioni sostenibili, trasparenti e legittime, e meno gravose possibile nei confronti della cittadinanza”.
La denuncia di Francofonte Futura si fa più dura quando affronta il tema della democrazia locale: “l’amministrazione affidando il servizio di riscossione alla SOGERT senza confronto politico, senza dibattito pubblico” sta assumendo “davanti ai cittadini una grave responsabilità”.
Il gruppo parla di un atto che “calpesta il ruolo dei consiglieri comunali, riducendoli al silenzio e negando loro il diritto di rappresentare la cittadinanza”.
Il precedente: raccolta firme e mobilitazione cittadina
Non è la prima volta che Francofonte Futura si mobilita su questo tema. Durante l’inverno, la battaglia condotta insieme al PD aveva raccolto centinaia di adesioni da parte di cittadini che chiedevano “un approccio di tipo diverso almeno nei confronti dei cittadini in difficoltà”.
La mozione presentata l’11 giugno rappresentava il tentativo di portare questa istanza popolare all’interno delle sedi istituzionali, attraverso “un confronto aperto e democratico” che ora viene negato dalla decisione del Segretario Comunale.
Le prospettive: verso il Consiglio del 30 giugno
Il 30 giugno si terrà la seduta del Consiglio Comunale, ma senza la discussione della mozione sui pignoramenti. Francofonte Futura annuncia che continuerà la sua battaglia per “restituire dignità al ruolo democratico del Consiglio” e per trovare soluzioni meno traumatiche per le famiglie in difficoltà economica.
La vicenda solleva interrogativi più ampi sulla governance locale e sul rispetto delle prerogative democratiche degli organi elettivi, in un momento di particolare fragilità economica per molte famiglie del territorio.