L’arcivescovo di Catania invita al dialogo trasversale: “Pensare più a ciò che unisce che a ciò che divide”
Si è svolto il primo incontro nazionale della Rete di Trieste, un’iniziativa che riunisce amministratori e rappresentanti di associazioni cattoliche impegnati nella vita politica e sociale italiana.
L’intervento centrale della seconda giornata è stato quello di Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace, che ha ribadito la necessità di un dialogo trasversale tra i cattolici impegnati in politica, evitando le divisioni e mettendo al centro i principi della Dottrina sociale della Chiesa.
Unire i cattolici nel pluralismo politico
“Agire, pensare, stare nella politica, con appartenenze diverse, ma da cattolici è possibile?”, ha domandato Mons. Renna ai presenti. La sua risposta è chiara:
“Credo che questo già avvenga. Non solo voi, ma tutta la comunità cristiana è chiamata a questa carità politica. A volte ci si è feriti perché tra credenti si è pensato più a ciò che divide che a ciò che unisce. Non abbiamo fatto un bel servizio né alla nostra testimonianza né al Paese.”
L’arcivescovo ha sottolineato l’importanza della capacità di discernere nel panorama politico attuale, ricordando le parole di Padre Francesco Occhetta:
“La vera sfida non è l’unità politica dei cristiani, ma costruire l’unità nel pluralismo”.
La politica come strumento per il bene comune
Mons. Renna ha anche evidenziato il ruolo della politica come mezzo e non fine ultimo, ribadendo il principio secondo cui “il frutto non è la politica, ma il bene della polis”.
“Non cedete a chi vuole vederci divisi. Il dialogo trasversale tra tutti i cattolici presenti nei vari partiti farà bene non solo ai credenti, ma all’intero Paese”, ha concluso Mons. Renna, richiamando le parole del Cardinale Zuppi sulla necessità di una politica più consapevole e partecipata.
L’incontro si inserisce in un percorso iniziato con la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, tenutasi a Trieste nel luglio 2024, e rappresenta un punto di partenza per un nuovo impegno dei cattolici nella vita pubblica.
Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico di Siracusa, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel rafforzare la presenza cattolica nei processi democratici e nella gestione della cosa pubblica, all’insegna della Dottrina sociale della Chiesa e del bene comune.