Gli inevitabili bilanci di fine anno corrono spesso il rischio di diventare odiosi elenchi autocelebrativi di cui nessuno sentiva il bisogno, ma in questo finale di 2024 qualche parola deve necessariamente essere spesa, soprattutto di ringraziamento
L’impegno e il lavoro della grande famiglia che ruota attorno alla nostra testata ha dato innegabili frutti sia in termine di qualità dell’informazione prodotta, riconosciuta in molti casi dagli stessi protagonisti delle vicende, sia nella quantità di lettori che hanno compreso l’importanza del nostro lavoro, determinando una crescita esponenziale del bacino di utenza riscontrabile non soltanto dalle statistiche, ma anche dall’affetto che mostrate incontrandoci per le strade e nei messaggi inviati. E per questo dobbiamo ringraziarvi di cuore.
Non è scontato essere apprezzati, anche se si lavora bene. Non sempre il talento e la qualità pagano, è giusto dirlo per non creare false illusioni. La vita reale è ben diversa dalla teoria e da quello che apprendiamo a scuola o nelle università, sono troppi i parametri con cui confrontarsi per poter programmare con relativa certezza il futuro. Ed è per questo che quando certi risultati premiano un buon lavoro di squadra, la soddisfazione è massima. E anche per questo dobbiamo ringraziarvi di cuore.
Il 2024 ha segnato la famiglia di Siracusa Press con un grande dolore, la perdita del nostro direttore Damiano Chiaramonte. Un colpo durissimo e che ancora adesso facciamo fatica ad ammortizzare, ma dal quale abbiamo promesso di riprenderci non soltanto in onore della sua memoria e del suo grande lavoro, ma per il rispetto dei nostri lettori. Lo stiamo facendo, e voi ce ne state dando atto. Ed è dunque giusto, ancora una volta, ringraziarvi di cuore.
Grazie infine per il supporto, le critiche, le segnalazioni che ogni giorno ci dimostrate e ci evidenziate, con un’attenzione a volte davvero certosina e puntualissima, indice di una serietà e di un’autorevolezza che evidentemente ci viene riconosciuta non da pompose istituzioni esterne o premi farlocchi, ma da voi lettori, i nostri veri e unici “padroni”.
Buon 2025 da parte di tutti noi allora, che sia un anno di pace, prosperità e salute. E ovviamente buona informazione libera e indipendente a tutti.