[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”di Damiano Chiaramonte”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/RNUdJ-fpu8M”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]685 mila visualizzazioni in 24 ore, 28.541 l’ora, 475 al minuto. Cioè notte compresa. Questi i primi numeri di “Mille”, messa on line ieri, canzoncina estiva di un trio impossibile composto da Achille Lauro, Fedez e Orietta Berti.
La formazione sembra una chimera, una di quelle cose contro-natura, un mostro nato da accoppiamenti impossibili e plurimi, ma ovviamente a forma di chimera (“se il mio cuore spera non sarà solo una chimera” cantava Morandi che ora pure lui ieri s’è messo a fare un duetto con Jovanotti), ovviamente la chimera funziona. “Dicalafici” si direbbe nella mia Sicilia, esclamazione che non spiego ai continentali; se vogliono la traduzione vadano nell’isola dove come diceva Goethe, “è la chiave di tutto”… che pure il vecchio Wolfgang doveva farsi oppio del migliore.
Insomma la song – non c’è ancora video solo una copertina fissa con i tre addobbati modello grazie rinascimentali – sta spopolando e comunque se si tiene conto che la sta promuovendo Fedez che ha 12,6 milioni di follower, cioè un italiano di cinque (“dicalafici” secondo estratto, con rispetto parlando) alla fine 300 e rotte mila visualizzazioni non sono nemmeno tante, tenuto conto che pure Achille nel suo piccolo qualche milione di follower ce li ha, e la giovane Orietta fra gli umarell davanti ai cantieri va per la maggiore.
E comunque fra le tante cose mediocri che si sentono in giro, questa allegra canzone che parla di amore e droga si può tranquillamente ascoltare e canticchiare sotto l’ombrellone e ballare nelle discoteche se mai riapriranno.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]