[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/0CLIScLzs-c”][vc_column_text]Se ne torna a parlare di legione straniera, di brigate internazionali, nomi romantici che evocano dolori ed epopee, avventure e avventurieri, passioni e sacrifici.
A me la “Legione Straniera” suona nell’anima con le note del violino di Giusto Pio che in quel 1982, nell’ambito della stagione di diamante del gruppo di Battiato, ebbe un certo successo. Giusto Pio, scomparso 5 anni fa, era un violinista, arrangiatore del Battiato della “Voce del Padrone” autore della musica, fra l’altro, di “Un’estate al mare” di Giuni Russo.
Ma io lo ricordo per la sua “Legione Straniera” brano bellissimo ed evocativo, tormentato come non può che essere chi va a combattere guerre di altri paesi per passione, per amore di libertà o per scappare da qualcosa o da qualcuno.
Io non lo so se davvero combattenti occidentali andranno in Ucraina a morire per Kiev e non so bene nemmeno cosa se penso di una ipotesi del genere, diviso fra ammirazione e disperazione.
Ma, ecco, questa song un po’ disperata e un po’ coraggiosa mi pare adatta anche allo spirito di questi tempi, 40 anni dopo essere stata scritta e suonata.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]