Dopo la sconfitta contro il Giugliano, il presidente Ricci potrebbe optare per il cambio in panchina per dare una scossa ai giocatori in vista della sfida interna contro il Latina
La sconfitta del Siracusa contro il Giugliano, la decima in dodici giornate di campionato, rischia di compromettere l’esperienza di Marco Turati sulla panchina azzurra. La prestazione largamente insufficiente offerta dal Siracusa nella trasferta contro il Giugliano ha indispettito non poco il presidente Alessandro Ricci, che solo due settimane fa aveva confermato la fiducia nei confronti del mister e che adesso potrebbe optare per il cambio in panchina.
Il Siracusa, al rientro dalla Campania, dovrà adesso lavorare per preparare la prossima sfida di campionato, domenica al De Simone alle 14.30 contro il Latina, reduce dal pari senza subire gol contro la Salernitana prima in classifica. Un altro scontro salvezza nel cammino azzurro in campionato, da affrontare con un atteggiamento certamente diverso rispetto a quello messo in campo domenica contro la formazione guidata da Eziolino Capuano.
Se Turati poteva dormire sonni tranquilli dopo la vittoria casalinga contro il Casarano, appena nove giorni fa, ora il futuro dell’allenatore è tornato nuovamente in forte discussione. L’obiettivo del presidente Ricci, che non ha fornito alibi nemmeno ai giocatori dopo la sconfitta contro il Giugliano, è dare una scossa all’ambiente. Il silenzio stampa in cui si è chiuso il Siracusa nelle scorse settimana ha un po’ ovattato la squadra dalla situazione complicata in cui si trovava (e si trova ancora), ma i frutti ad oggi non sono stati quelli sperati. Per questo il futuro di Turati è al centro dei pensieri e dei discorsi di Ricci e dei dirigenti aretusei.
Ad oggi non è chiaro se, in caso di esonero di Turati (che ha un contratto fino al 2027), il Siracusa possa scegliere una soluzione interna o andare alla ricerca subito di un nuovo nome per la panchina. Dalla sua, Turati ha sempre beneficiato della fiducia dello spogliatoio: l’ultimo posto in classifica con 6 punti in classifica dopo 12 giornate, e l’obiettivo salvezza distante altrettante lunghezze, questa volta potrebbe costargli davvero la panchina.


				
								
															






