Aggiornato al 02/10/2024 - 09:50
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Contrari i primi cittadini

Lentini, c’è il via ad una nuova discarica, ma i sindaci non ci stanno

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La Regione Siciliana ha dato il via libera alla costruzione di una nuova discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel territorio del Comune di Lentini

Il progetto, proposto dalla società Gesac Srl, ha ricevuto il giudizio positivo di compatibilità ambientale nel decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino. Tuttavia, la decisione sta già scatenando la reazione dei sindaci e delle comunità locali.

La Gesac, che si occupa di gestione servizi ambientali ed è subentrata alla proprietà della famiglia Leonardi dopo l’inchiesta del 2020 su associazione per delinquere, traffico di rifiuti, corruzione e frode, sta investendo quasi 63 milioni di euro nella discarica che si estenderà su un’area catastale di circa 21 ettari. L’intervento è stato autorizzato a condizione che la ditta rispetti le prescrizioni previste dal quadro normativo.

Nel decreto vengono riportate le 129 pagine del parere della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali e della conferenza di servizio. Tra i pareri contrari, si evidenziano quelli del Libero Consorzio comunale, del Dipartimento regionale urbanistica, del Comune di Carlentini e dello stesso Comune di Lentini, che ha ribadito l’incompatibilità del progetto con gli strumenti di pianificazione e la non sufficiente valutazione degli impatti sanitari. In contrasto, l’Asp di Siracusa ha espresso un parere positivo, affermando che l’analisi ambientale e sanitaria evidenzia un impatto aggiuntivo significativo, ma poco rilevante rispetto all’alternativa zero, ovvero la mancata realizzazione della discarica.

I sindaci di Lentini e Carlentini, Rosario Lo Faro e Giuseppe Stefio, hanno annunciato che ricorreranno a un incarico legale per ottenere «l’annullamento del nefasto decreto». La vicenda riapre così il dibattito sulla gestione dei rifiuti in Sicilia, già teatro in passato di interessi criminali che hanno lasciato profonde cicatrici sul territorio.

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