La mostra “Sospesi…il coraggio di sognare”, torna a far parlare di sé, e lo fa attraverso i ragazzi delle scuole dei Licei del Matteo Raeli di Noto
La mostra che è stata fruibile al pubblico, fino al primo di settembre, presso il museo diocesano del Palazzo Landolina, nei giorni scorsi, ha riaperto le porte per accogliere le scuole.
Per sei giorni gli studenti del Liceo Artistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo Scientifico e Liceo Classico, di Noto, con i loro insegnati, hanno visitato la mostra di Gianì “Sospesi…il coraggio di sognare”.
La mostra é stata individuata e inserita dai docenti del “Dipartimento di ed.Civica del Matteo Raeli”, in un ampio progetto dal tema: la guerra.
Lo scopo del progetto, sollecitare i ragazzi, attraverso la forza delle immagini e l’intensità delle parole di Evelina Barone, a riflettere sulle guerre e sulle conseguenze delle stesse, nel mondo.
Un progetto importante, dove attraverso un lavoro di sinergia dei docenti, e l’arte, gli studenti sono stati protagonisti di un percorso. Con un unico grande obiettivo, suscitare in loro delle domande sul mondo nel quale si vive.
Il progetto di ed. Civica si è concluso nella giornata di venerdì 20 settembre, con un Convegno fortemente voluto e organizzato dal Liceo artistico, dove tutti gli studenti, del su detto Liceo, hanno potuto incontrare e prendere parte a un laboratorio, con Giuseppe Gianì, autore della mostra.
Al Convegno sono intervenuti anche Evelina Barone scrittrice e curatrice dei versi che hanno dato voce alle opere di Gianí, e Salvatore Palagreco critico d’arte e curatore della mostra, a cui è seguito un intenso e ricco dibattito con gli studenti.
Al termine del percorso, di cui la mostra è stata una tappa significativa, i ragazzi dei licei hanno stilato “un diario di bordo”, per non disperdere il patrimonio di emozioni e interrogativi emersi lungo il percorso.
Il “Matteo Raeli” di Noto, attraverso la guida vigile dei docenti, con questo progetto hanno voluto sottolineare come l’arte, e la scuola insieme, possono essere strumenti fondamentali per veicolare messaggi di speranza e sollecitare le coscienze.
Perché in un mondo dove la pace é un’utopia, diventa sempre più fondamentale avere il coraggio di concepire “Utopie” se vogliamo vedere “germogliare” una società migliore.