L’informazione allo specchio tra Gutenberg e Zuckerberg
E’ la stampa bellezza! La stampa. E tu non puoi farci niente! Niente.
Che senso ha ancora oggi, se ne ha, questa frase – pronunciata da un impareggiabile Humphrey Bogart nel film del 1952 “L’ultima minaccia” – in un momento in cui l’informazione sembra non essere riuscita a consumare il passaggio da analogico a digitale dibattendosi tra redazioni sempre più vuote, social arrembanti e un’intelligenza artificiale tanto temuta quanto desiderata?
Il dehors della Pasticceria Neri dedica l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Per chi suona la campana. Analogico e digitale a confronto ma uno è di troppo…”, martedì 1 ottobre dalle 19:00 alle 20:00 (orario canonico anche se l’estate, calendario alla mano, ha già passato l testimone all’autunno) al faccia a faccia… tra Gutenberg e Zuckerberg per provare a capire come il sistema dell’informazione abbia cambiato pelle nel lungo viaggio iniziato a metà del XV secolo, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili, ed oggi proiettato decisamente nel metaverso.
A dare voce e corpo alle visioni (diverse? Si vedrà…) saranno due giornalisti, Prospero Dente, segretario provinciale Assostampa, ed Emiliano Colomasi che proprio sui social ha – tra l’altro – dato vita ad un personaggio (il nanno col giubbotto blu) che è poi approdato anche sulle pagine di un libro.
Come sempre il verdetto finale (e inappellabile) lo darà il pubblico presente: a ciascuno spettatore, infatti, verranno fornite due diverse carte – una raffigurante un cannolo, l’altra una cheesecake – attraverso le quali ciascuno esprimerà la propria preferenza per uno dei due duellanti.
“Per chi suona la campana. Analogico e digitale a confronto ma uno è di troppo…”, è un’iniziativa di Alfio Neri per la cultura e G60 – Generazione Sessanta, ideata da Franco Neri, imprenditore dolciario di professione e “provocatore” culturale per passione – che introdurrà la sfida – e dal giornalista Aldo Mantineo che ne è anche il curatore e che coordinerà il confronto.