Boccadifuoco: “Silenzio politico e ritardi burocratici bloccano lo sviluppo dello scalo”
Nove mesi di paralisi burocratica e silenzio politico. È questa la situazione del porto di Siracusa dopo il suo ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale insieme a Catania, Augusta e Pozzallo.
L’allarme arriva dall’operatore marittimo Alfredo Boccadifuoco, che denuncia a SiracusaPress.it una situazione di stallo preoccupante: “Da marzo, la Regione Siciliana non ha compiuto alcun passo avanti nel processo di transizione verso l’Autorità di Sistema. Questo immobilismo impedisce al presidente di avviare i necessari lavori di riqualificazione già previsti”.
Particolarmente critica la posizione degli esponenti politici locali che, secondo Boccadifuoco, “sono letteralmente spariti dai radar dopo l’ingresso nell’Autorità di Sistema”. Un disimpegno che rischia di penalizzare pesantemente lo sviluppo dello scalo siracusano.
Approvato, nel mese di marzo, in Senato un emendamento a firma di Antonio Nicita, che, anche al fine di valorizzare gli asset strategici del siracusano, inserisce il porto rifugio Santa Panagia e il Porto Grande di Siracusa all’interno dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale.
Il parlamentare nazionale Cannata espresse soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che ha consentito l’inserimento di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale del mare della Sicilia Orientale, con al suo interno anche Augusta e Catania
“Oggi si sana un vulnus – dice l’ esponente di Fratelli d’Italia – durato per troppo tempo. L’approvazione dell’emendamento consente l’ingresso di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Orientale rafforzando così l’intero sud est isolano e conferendo nuova linfa e slancio alle opportunità di crescita del territorio. Abbiamo convintamente sostenuto questa opportunità votando favorevolmente l’emendamento in un’ottica di potenziamento dei porti aretusei che porterà benefici sia in ambito turistico e diportistico, sia per quanto concerne l’indotto del Petrolchimico”. Nel decreto legge è prevista la razionalizzazione all’interno della medesima Autorità di sistema portuale, le attività, la logistica e gli investimenti nelle strutture portuali serventi gli stabilimenti del settore della raffinazione ricadenti all’interno del Polo petrolchimico siracusano e riconosciuti di interesse strategico nazionale. Quindi Siracusa (con la Rada di Santa Panagia e la rada del Porto Grande) entrano a pieno titolo nell’autorità portuale.
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