Otto consiglieri votano contro variazioni 2025-2027 – Stop ad asili, disabili e estate priolese
PRIOLO GARGALLO (SR) – Nuova tensione in Consiglio comunale a Priolo, dove, nella seduta di questa mattina, i consiglieri di opposizione hanno votato contro le variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2025-2027, impedendone nuovamente l’approvazione.
I voti contrari sono arrivati da Diego Giarratana, Patrizia Arangio, Mariangela Musumeci, Manuela Mannisi, Luca Campione, Generosa Scuotto, Manuele Pinnisi e Giusi Valenti.
Servizi bloccati: l’elenco dell’Amministrazione
Con una nota ufficiale, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pippo Gianni ha espresso “profondo rammarico” per l’esito del voto, accusando l’opposizione di “bloccare servizi fondamentali per il paese e per i cittadini”.
Ecco l’elenco degli interventi che, secondo quanto comunicato dall’Amministrazione, non potranno partire a causa del voto contrario:
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Progetto ex detenuti per la pulizia del mare e dei servizi igienici
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Interventi a favore dell’infanzia
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Asili nido
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Progetti di inclusione sociale
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Acquisto di un pulmino per i disabili
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Buoni spesa per famiglie in difficoltà
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Contributi per società sportive e ricreative
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Organizzazione dell’Estate Priolese
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Contributi alle parrocchie del territorio
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Programmazione della rassegna teatrale
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Spese per l’energia pubblica
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Contributi per l’acquisto di biciclette
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Spese per il Servizio Civile Nazionale
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Conferimento in discarica dei rifiuti
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Manutenzione dell’impianto di videosorveglianza
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Formazione del personale comunale
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Redazione del piano di utilizzo del demanio marittimo
La dura accusa dell’Amministrazione: “Irresponsabili, nessuna proposta concreta”
“Riformuliamo la domanda – scrive l’Amministrazione nel comunicato – secondo voi, agire affossando il paese e i cittadini rappresenta un modo corretto di svolgere il proprio ruolo o è da irresponsabili? A noi il rammarico di vedere un paese bloccato, a voi le considerazioni!”.
Il comunicato prosegue sottolineando come i consiglieri di opposizione “non siano stati in grado né di contestare le misure né di avanzare proposte alternative”, accusandoli di avere come unico obiettivo “la polemica e l’ostruzionismo”.