Il sovrintendente Daniele Pitteri illustra il metodo formativo unico dell’istituzione siciliana, punto di riferimento nazionale per il teatro classico contemporaneo
SIRACUSA – L’Accademia della Fondazione INDA di Siracusa si conferma eccellenza nella formazione teatrale italiana, distinguendosi per un approccio didattico che integra le tecniche del teatro antico con le esigenze della scena contemporanea. A sottolinearlo è Daniele Pitteri, sovrintendente della Fondazione INDA, che ha illustrato le peculiarità di un percorso formativo sempre più riconosciuto a livello nazionale.
“La formazione che i nostri allievi possono fare all’Accademia dell’INDA è profondamente diversa da quella che si fa in altre accademie teatrali, pur prestigiose”, ha dichiarato Pitteri. La differenza sostanziale risiede nell’approccio multidisciplinare che parte dagli stilemi del teatro antico: canto, danza e canto corale vengono studiati con una profondità raramente riscontrabile in altri istituti, affiancando le discipline tradizionali come recitazione e tecnica attoriale.
L’elemento distintivo dell’Accademia siracusana è rappresentato dalla possibilità, per gli allievi, di lavorare fianco a fianco con alcuni dei più affermati registi della scena contemporanea durante la stagione teatrale dell’INDA. Un’esperienza immersiva che si protrae per oltre due mesi, durante i quali gli studenti vivono in una vera e propria comunità artistica professionale.
“Questi ragazzi vivono assieme a registi professionisti, direttori delle luci, scenografi e attori affermati”, spiega il sovrintendente. Un confronto quotidiano che permette non solo l’acquisizione di competenze tecniche, ma anche la capacità di interagire con una realtà produttiva complessa, elemento fondamentale per l’ingresso nel mondo del teatro professionale.
Quest’anno gli allievi hanno avuto l’opportunità di lavorare con registi di calibro internazionale come Roberto Andò e Robert Carsen, ottenendo riscontri significativi dal pubblico e dalla critica.
La recente collaborazione con una importante trasmissione culturale di Rai 3 rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’autorevolezza dell’INDA nel panorama teatrale nazionale. Quando la produzione televisiva ha cercato un coro per un dispositivo narrativo particolare – un controcanto alla conduzione – la scelta è ricaduta naturalmente sull’istituzione siciliana.
“È naturale che chi conosce di cultura e di teatro si rivolga all’INDA”, ha commentato Pitteri, sottolineando come nell’immaginario dei professionisti del settore la Fondazione rappresenti un punto di riferimento imprescindibile quando si parla di teatro classico e di forme espressive legate alla tradizione antica.
Per l’occasione sono stati selezionati ex allievi appena usciti dall’Accademia, già rodati dalle esperienze comuni durante la stagione teatrale, che hanno lavorato a Milano seguendo le indicazioni della regia televisiva.
“Le forme antiche sono vivissime grazie proprio all’INDA, che le rivitalizza ogni anno”, ha concluso il sovrintendente Pitteri. Un’affermazione che sintetizza la missione della Fondazione: preservare e tramandare il patrimonio del teatro classico attraverso una pratica scenica contemporanea, formando artisti capaci di far dialogare tradizione e innovazione.
L’Accademia dell’INDA si conferma così un’istituzione unica nel sistema formativo italiano, dove l’eredità del teatro greco-romano diventa strumento per formare gli interpreti del presente e del futuro.











