Dubbi sollevati dall’ex assessore comunale su procedura, competenze e perizie tecniche obbligatorie. L’Amministrazione aveva smentito la “capitozzatura”
Solleva dubbi e forti perplessità la Determina Dirigenziale N. 1986 del 24/04/2025 con cui, secondo una nota critica a firma di Carlo Gradenigo, ex assessore al Verde Pubblico nonché leader del movimento Lealtà e Condivisione, si autorizzerebbe l’abbattimento di pini nella cosiddetta “Pineta Pinopanino” a Siracusa. Al centro delle contestazioni, la procedura seguita, la mancanza di trasparenza e una presunta discrepanza tra le dichiarazioni ufficiali e la realtà dei fatti.
Una determina contestata: competenze e regolamenti ignorati?
La nota critica evidenzia diverse anomalie procedurali:
- La determina sarebbe stata emessa dal Settore Sport e Tempo Libero, anziché dal Settore Verde Pubblico, competente in materia.
- Nel documento non vi sarebbe alcun riferimento al Regolamento del Verde Pubblico Comunale.
- Si affermerebbe testualmente che “a seguito di sopralluogo (non si sa di chi, forse dell’assessore allo sport) si è ritenuto necessario procedere alla potatura straordinaria degli alberi della cittadella e all’EVENTUALE abbattimento di 6 alberature della pineta”.
Viene inoltre contestata l’allocazione di 3.440,00 euro di fondi extra per la potatura, definita “straordinaria” ma che, secondo la nota, dovrebbe rientrare nella manutenzione ordinaria, benché non compresa nel nuovo appalto del verde affidato meno di un anno fa.
Domande senza risposta: dov’è la relazione tecnica?
Di fronte a questa determina, la nota solleva interrogativi pressanti: “Cosa vuol dire eventuale?” riguardo all’abbattimento. E ancora: “Chi ha deciso che andavano abbattuti dei pini di 50 anni, quando lo hanno deciso, secondo quale prova strumentale e relazione tecnica, obbligatoria secondo il Regolamento del Verde Pubblico Comunale e da presentare prima di ogni intervento?”
La critica si allarga a una questione di metodo: “Possibile che in materia di verde urbano chiunque possa svegliarsi la mattina e intervenire, in barba a ruoli, regolamenti e competenze?”
Versione ufficiale vs. realtà? “Alberi segati a metà”
La nota di Gradenigo riporta poi la risposta ricevuta dall’amministrazione, secondo cui “nessuna capitozzatura è stata eseguita, ma solo la potatura dei rami che davano sulla strada“. Una versione però nettamente smentita dall’estensore della critica: “Un’affermazione tesa a smentire ciò che dicono i nostri stessi occhi che quegli alberi li hanno visti segare in due dal tronco lasciando al sole un altro piccolo pezzo di città dove d’estate giocavano i bambini”.