Patrizia Maiorca: “Il Plemmirio è un esempio virtuoso, ma il bracconaggio resta una minaccia per il nostro mare”
SIRACUSA – “Le Aree Marine Protette svolgono un ruolo importantissimo per la tutela del mare: proteggono la biodiversità e funzionano da serbatoi naturali per gli ecosistemi circostanti. Ma questo accade solo quando vengono gestite con competenza e responsabilità”. A parlare è Patrizia Maiorca, presidente dell’AMP Plemmirio di Siracusa, in un’intervista in cui traccia un bilancio del lavoro svolto e lancia un forte messaggio contro il bracconaggio subacqueo, ancora troppo diffuso.
“La nostra AMP è ben gestita, ben amministrata e ben protetta – sottolinea Maiorca – e rappresenta un modello di governance ambientale che funziona. Tuttavia, dobbiamo ancora fare i conti con l’attività illegale di bracconaggio da parte di delinquenti che non rispettano le regole e che, pescando illegalmente, danneggiano l’intero ecosistema marino”.
Bracconaggio: un danno per tutti
Secondo la presidente dell’AMP, i bracconieri “non capiscono che distruggere questo ecosistema significa creare enormi problemi anche al mare circostante”. L’impatto di queste azioni si estende infatti ben oltre i confini dell’area protetta, compromettendo l’equilibrio marino e riducendo la capacità rigenerativa delle risorse ittiche.
Il controllo del territorio: Sea Shepherd e forze dell’ordine in prima linea
Maiorca evidenzia con soddisfazione l’importanza delle sinergie sviluppate negli anni con la Guardia Costiera e le forze dell’ordine locali. “Da tempo abbiamo rafforzato le attività di controllo e oggi possiamo contare anche sull’aiuto dei volontari di Sea Shepherd, presenti una volta al mese nel nostro territorio”.
“I ragazzi di Sea Shepherd – continua – donano i loro occhi, i loro sguardi, vigilando con attenzione sul rispetto delle regole e supportando le attività di sorveglianza, che diventano così ancora più capillari e efficaci”.
L’intervento di Maiorca si chiude con un invito alla responsabilità collettiva: “Proteggere il mare è un dovere di tutti. Non possiamo permettere che pochi irresponsabili compromettano il lavoro di anni, né che distruggano una risorsa preziosa per le generazioni future”.