I consiglieri comunali contestano il mancato coinvolgimento nel processo decisionale e criticano l’assenza di una visione amministrativa condivisa
I consiglieri comunali di Priolo, Diego Giarratana (e il gruppo consiliare Grande Sicilia) e Mariangela Musumeci, intervengono in merito all’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, che sarà sottoposto a breve all’approvazione del Consiglio Comunale.
“Non possiamo esprimere alcun sostegno – dichiarano Giarratana e Musumeci – poiché durante l’intero iter di formazione del piano industriale, durato più di un anno, i consiglieri comunali non sono mai stati coinvolti.”
La questione è emersa nel corso di un incontro promosso dal Presidente del Consiglio, alla presenza dell’Ufficio Area Tecnica Ambiente – Ecologia, nel quale sono state illustrate le principali caratteristiche del nuovo servizio.
“È subito apparsa evidente – proseguono i consiglieri – la totale assenza di una visione amministrativa chiara e condivisa, già a partire dalla scelta della modalità di gestione del servizio. Non vi è stato alcun indirizzo politico-amministrativo sulle possibili alternative consentite dalla legge, come l’affidamento a terzi, a società in house o a società partecipata.”
Secondo i consiglieri “l’Amministrazione ha ancora una volta dimostrato di operare senza programmazione, agendo in corsa e in prossimità delle scadenze, senza un vero confronto politico e istituzionale. Non si può pretendere l’approvazione di deliberazioni consiliari in assenza di un percorso condiviso, alimentando tensioni e divisioni. Il buon governo di un paese – sottolineano – non ha bisogno di improvvisazione, ma di confronto, ambizione e responsabilità. Soprattutto quando si tratta di servizi che incidono sulla qualità della vita dei cittadini, sui costi a carico delle famiglie e delle attività commerciali, e sullo sviluppo complessivo del territorio.”
I consiglieri ribadiscono quindi “la necessità di rispettare la legittimazione istituzionale dei ruoli e di garantire il coinvolgimento di tutti i rappresentanti eletti nel processo decisionale. Solo un metodo inclusivo e democratico può assicurare un’amministrazione capace di perseguire realmente l’interesse collettivo.”









