De Simone, Burti, Zappulla e Scimonelli si dissociano dalle parole dell’assessore-consigliere Casella: «La Commissione non ha potere autorizzativo, mistificata la realtà».
I consiglieri comunali di opposizione Damiano De Simone, Cosimo Burti, Sara Zappulla e Ivan Scimonelli, componenti della III Commissione consiliare, hanno diffuso una nota con cui si dissociano dalle dichiarazioni rese dall’assessore-consigliere Casella in merito al Centro comunale di raccolta (Ccr) di via Rinaldi.
Casella aveva sostenuto che l’apertura dell’impianto fosse avvenuta «dopo un sopralluogo della Commissione Ambiente del consiglio comunale», che ne avrebbe valutato la regolarità rispetto ai materiali da conferire.
Secondo i consiglieri di opposizione, questa ricostruzione è «parziale e fuorviante», poiché il sopralluogo era stato effettuato quando il CCR era già in funzione e non poteva quindi avere valore autorizzativo. «La Commissione – sottolineano – non ha alcun potere di autorizzazione né sull’ubicazione né sul funzionamento dell’impianto: la decisione era già stata presa dall’Amministrazione».
Gli esponenti dell’opposizione ricordano che il problema principale non è la funzione del CCR, ma la sua collocazione a ridosso delle abitazioni, che genera disagi ai residenti in termini di rumore, odori e viabilità. «Sorprende – aggiungono – che un amministratore esperto come Casella sembri ignorare i limiti delle commissioni consiliari, attribuendo loro un ruolo che non hanno mai avuto».
«Come opposizione – concludono – abbiamo sempre chiesto rispetto per i residenti di via Rinaldi. Un’Amministrazione che altera la realtà per giustificare le proprie scelte si assume tutta la responsabilità politica e morale dei disagi che i cittadini stanno vivendo. Per questo ci dissociamo dalle dichiarazioni di Casella e chiediamo ai consiglieri di maggioranza uno scatto di orgoglio: non lasciamo soli i residenti di via Rinaldi».