Aggiornato al 06/07/2024 - 09:10
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Piazza d'Armi

Caso Maniace, Gradenigo: “Europa chiede di rimettere a bando concessioni demaniali, a Siracusa le rivendiamo all’asta”

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Il presidente di Lealtà e Condivisione torna a contestare la gestione dello spazio di Piazza d’Armi

Nei mesi scorsi il Demanio che dal gestore di Piazza D’Armi avanzava 36 mensilità, ha deciso di mettere all‘asta la concessione (risolta) dell’area, per recuperare quanto mai rivendicato negli ultimi 3 anni.
Concessione valutata da un perito del tribunale fallimentare circa 208.000 euro e acquistata all’asta la settimana scorsa senza bando e senza mura per 550.000 euro da un acquirente ancora sconosciuto.
Praticamente più del doppio del famoso investimento che avrebbe permesso di “riqualificare” Piazza D’Armi è stato corrisposto da un privato per avere non la struttura del bar ustore ma la semplice e pura concessione degli spazi antistanti il monumento simbolo di Ortigia ovvero il Castello Maniace.
Numeri che ci confermano quanto assurda sia stata la scelta di affidare un’area di così alto valore e pregio per 1.250 euro al mese ad un soggetto che non li ha nemmeno pagati, per ottenerne in cambio 4 panchine di legno e un catafalco ricoperto di specchi.
Scelta davanti la quale e nonostante tutto il Sindaco di Siracusa continua a rivendicare la bontà dell’operazione e al quale un anno fa si era proposto di riportare al pubblico la gestione dell’area e relativi eventi culturali intervenendo nella procedura in nome e per conto del Comune di Siracusa che nel frattempo si apprestava a spendere oltre 1 milione e mezzo di euro in ripavimentazioni varie del centro storico attraverso i fondi Ortigia.
Parole al vento perché tutto va come deve andare, e oggi mentre l’Europa con la direttiva Bolkestein chiede di rimettere a bando le concessioni demaniali, a Siracusa le rivendiamo, all’asta.
Ma c’è di più. È presente agli atti una richiesta fatta nel 2021 dalla stessa società insolvente e nel frattempo fallita,, per poter sfruttare a fini commerciali oltre la Piazza d’Armi, anche il fossato e la spiaggetta del Castello Maniace che la stessa Agenzia del Demanio aveva valutato positivamente con apposito atto nel 2022.
Chissà che non sia compresa nel nuovo pacchetto di beni pubblici ceduti nei giorni scorsi ad un nuovo privato a seguito del provvidenziale fallimento di quello precedente.

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