Aggiornato al 26/09/2025 - 18:10
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Stop alla gara

Siracusa, ritirato in autotutela il bando per i Servizi Aggiuntivi del Parco Archeologico

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Stop alla gara per la gestione dei servizi di biglietteria e accoglienza nei principali siti culturali della provincia

Il Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai ha revocato in autotutela la procedura di appalto a causa di un errore nell’individuazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicabile.

La procedura annullata

La gara, identificata con il CIG B70626CCOF, mirava ad affidare la “gestione integrata dei servizi al pubblico” – un pacchetto che include biglietteria, assistenza culturale e ospitalità – per i siti di Siracusa, Eloro, Akrai e la Villa del Tellaro. La procedura era stata avviata con la determina n. 258 del 2024 e, alla scadenza del 30 giugno 2025, erano pervenute cinque offerte. La commissione di gara si era insediata il 22 luglio per valutare le proposte.

L’intervento dell’ANAC

Il punto di svolta è arrivato con una comunicazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) del 25 luglio 2025. L’Autorità ha avviato un procedimento di vigilanza, evidenziando la “NON corretta individuazione del CCN di lavoro applicabile nella concessione in oggetto”.

Il Parco aveva indicato il CCNL Multiservizi, una scelta motivata dal fatto che la ditta precedentemente aggiudicataria applicava tale contratto. Tuttavia, secondo l’ANAC, questa scelta si è rivelata errata. L’Autorità, in un parere precedente (deliberazione n. 75 del 3 maggio 2025), aveva già chiarito che in caso di errata individuazione del CCNL, la stazione appaltante è tenuta ad annullare il bando in autotutela.

La decisione del Parco

Di fronte ai rilievi dell’ANAC e per evitare “possibili danni erariali e contenziosi”, il Responsabile Unico del Progetto e Direttore del Parco, l’architetto Carmelo Bennardo, ha firmato la determina n. 290 del 18 settembre 2025.

Con questo atto, il Parco ha deciso di annullare l’intera procedura “in autotutela”, una facoltà che l’ente si era riservata nel bando stesso. La decisione è stata presa considerando che le operazioni di gara erano ancora in corso e nessuna impresa era ancora stata individuata come vincitrice.

Tutti gli atti di gara sono stati annullati, compreso il bando pubblicato sulla piattaforma appalti della Regione Siciliana, e il relativo codice CIG è stato cancellato. Il Parco ha comunicato che procederà all’indizione di una nuova procedura di affidamento con una successiva determina a contrarre. Nel frattempo, la procedura di gara è stata ufficialmente interrotta e ne è stata data comunicazione agli operatori economici interessati.

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