Colpo di mano di Elemata Maddalena che ottiene dal comune il permesso n°14/2023; a questo punto, salvo pronunce contrarie del CGA, il residence immaginato alla Pillirina potrebbe diventare realtà.
Una partita a scacchi che stava per diventare qualcosa di “più animato” ma che oggi vede il marchese De Gresy, coraggioso ma forse un po’ avventato pioniere dell’investimento turistico a Siracusa, riuscire ad intravedere una luce in fondo al tunnel.
Tramontata qualunque ipotesi di resort sui terreni della Pillirina, il progetto della riqualificazione dell’area, con il restauro dei caseggiati esistenti, si era dimostrato sin da subito un colpo da maestro, uno di quei progetti che, guardato da “fuori” quindi senza preconcetti, sembrava essere “win win”, ossia dove tutte le parti in gioco vincono: vincerebbe l’ambiente, che non vedrebbe rubare un metro quadro di suolo in più, vincerebbe la proprietà, che otterrebbe comunque un investimento potenzialmente redditizio, e infine vincerebbe anche il territorio, che si ritroverebbe in un colpo solo ripulito e riqualificato.
Abbiamo usato il condizionale perché, come noto, alcune sigle ambientaliste della provincia, guidate da Legambiente, hanno comunque presentato ricorso verso questo progetto, peraltro perdendolo perché presentato in ritardo; adesso si attende la pronuncia del CGA, ultimo baluardo per gli ambientalisti prima di vedere gli operai a Punta della Mola.
Le condizioni del permesso
Particolarmente rigide le condizioni espresse dagli uffici:
- che tutti gli interventi che interessano i fabbricati esistenti siano effettuati nel rispetto dei materiali, forme e cromie dell’esistente;
- che tutti i percorsi interni alle aree in oggetto siano mantenuti a fondo naturale, sempre nel rispetto della vegetazione autoctona;
- che il manto di copertura dei fabbricati sia realizzato con tegole curve di riuso , tipo coppo siciliano a doppio strato;
- che gli eventuali incrementi alla vegetazione esistente siano effettuati con essenze già presenti sull’area.
Gli interventi previsti
1. Sistemazione dell’area esterna, mediante ripristino dei percorsi pedonali esistenti, recupero delle scale in cemento ciclopico presenti, delimitazioni su tutti i sentieri mediante legno di castagno alto cm.86, recupero della zona di pertinenza dei fabbricati esistenti mediante la rimozione della vegetazione infestante e la ricomposizione della terra battuta esistente;
2. Lavori di Restauro e consolidamento dei fabbricati esistenti all’interno della p.lla 140 indicati nella Tav.3 con la dicitura”fabbricato diruto1”e “fabbricato diruto 2”, da destinare rispettivamente a locale tecnico dedicato all’impianto elettrico(quadri e generatori) e locale per la riserva idrica e raccoglimento dei reflui a servizio dei fabbricati;
3. Lavori di Restauro e consolidamento con recupero funzionale dei fabbricati esistenti collabenti mantenendo le stesse sagome e volumi, indicate nella Tav.3: “fabbricato diruto 3”. Distinti in catasto alle p.lle 135-136-137-139-141 144, destinati ad uso abitativo e p.lla 143 adibita a deposito, per quanto concerne la parte strutturale sono in muratura portante ad eccezione del fabbricato alla p.lla139 in cemento armato con calcestruzzo ciclopico, con interventi strutturali da eseguirsi tra le due tipologie in ottemperanza alla normativa sismica vigente di cui alD.M.n°8del17/01/2018;
4.Consolidamento e messa in sicurezza dei presidi bellici esistenti nell’area oggetto di intervento costituiti da ipogei e strutture di artiglieria bellica, indicati nella tav.n°07 oltre al recupero funzionale dei presidi archeologici militari (n°3 piattaforme circolari e n°1 bunker), indicati nella planimetria generale alla tav.03, il tutto senza alterare la configurazione originaria dei luoghi;
5.Realizzazione di impianti tecnologici al fine di rendere conformi alle normative vigenti e alle norme igienico sanitarie i fabbricati da recuperare, mediante una rete di infrastrutture impiantistiche installate interamente fuori terra, senza alterare la morfologia del sito, in ottemperanza al livello di tutela del vincolo archeologico esistente.
La posizione di Elemata Maddalena
Riportiamo le parole che la società rispose al cantante dei Kings of Convenience, Erlend Øye, che avrebbe voluto riacquistare i terreni della Pillirina per un milione di euro: “Nessuna speculazione, nessun diritto violato, nessuna volontà di abbruttire quello che natura e storia hanno regalato a questa terra meravigliosa, solo valorizzazione intelligente e compatibile”.