Aggiornato al 11/05/2025 - 09:56
Grande successo

Standing ovation per Edipo a Colono di Robert Carsen al Teatro Greco di Siracusa

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Oltre 4300 spettatori hanno applaudito a scena aperta Giuseppe Sartori e il cast della tragedia sofoclea che resterà in cartellone fino al 28 giugno, inaugurando una stagione che proseguirà con il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide.

Grande successo di pubblico per Edipo a Colono di Sofocle, lo spettacolo diretto da Robert Carsen. Il pubblico del Teatro Greco di Siracusa, oltre 4300 persone, ha applaudito a scena aperta Giuseppe Sartori e tutto il cast dell’opera che rimarrà in scena fino al 28 giugno.

Unico piccolo neo della rappresentazione la scelta di far svolgere gli intensi dialoghi praticamente al limite della scena, occupata quasi per intero dalla ricostruzione del bosco sacro delle Eumienidi, immediatamente sotto i gradini del teatro, cosa che ha costretto alcuni spettatori dei settori superiori ad innaturali allungamenti di collo per vedere al meglio lo spettacolo.

Una intensa presenza scenica

Edipo è ormai alla stregua di un mendicante, cieco, sorretto da una giovane Antigone. Esule e umiliato, sta però per avere una giusta redenzione, legata al luogo dove sarà sepolto il suo corpo mortale: a Teseo, re dell’Attica che gli accorda asilo e protezione, rivela infatti che la sua tomba preserverà per sempre i suoi confini.

La maledizione di Edipo, che preannuncia al figlio Polinice, in lotta con il fratello Eteocle per ottenere il potere assoluto, le morte per mano del fratello e viceversa, diventa un momento di alta drammaticità che preannuncia gli avvenimenti, narrati da Eschilo, nei “Sette contro Tebe”. Polinice chiede poi ad Antigone, in caso di morte, di garantirgli la giusta sepoltura. 

Alcuni prodigi, i “tuoni di Zeus”, annunciano infine il momento della morte di Edipo, una sorta di “ascensione” indolore nel boschetto sacro alle Eumenidi. Le figlie Antigone e Ismene vorrebbero visitare la tomba, ma Teseo glielo vieta, rispettando le volontà del padre; le sorelle decidono allora di partire verso Tebe, per cercare di salvare il destino dei fratelli in lotta.

L’allestimento

La nuova traduzione del testo di Sofocle è di Francesco Morosi, la scena di Radu Boruzescu, i costumi di Luis Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, i movimenti di Marco Berriel, e le luci dello stesso Carsen e Giuseppe Di Iorio. Nel ruolo di Edipo Giuseppe Sartori, mentre Fotinì Peluso è Antigone, Massimo Nicolini Teseo, Paolo Mazzarelli Creonte, Simone Severini Polinice, Clara Bortolotti Ismene, Pasquale Montemurro il Messaggero, Rosario Tedesco il capo coro, Elena Polic Greco la corifea, William Caruso l’abitante di Colono. Andrea Bassoli, Guido Bison, Sebastiano Caruso, Spyros Chamilos, Gabriele Crisafulli, Manuel Fichera, Elvio La Pira, Emilio Lumastro, Roberto Marra, Jacopo Sarotti, Sebastiano Tinè compongono il coro degli abitanti di Colono insieme agli allievi dell’Accademia dell’INDA. 

“L’Edipo che incontriamo in questo testo non è più l’uomo impulsivo di Tebe: è passato dall’azione alla contemplazione, dalla superbia all’umiltà. È un uomo segnato dalla sofferenza, ma anche trasformato da essa – sono le parole di Robert Carsen -. Questo secondo capitolo diviene dunque non solo unacontinuazione delle vicende di Edipo, ma anche una meditazione sull’accettazione, sulla mortalità e sulla possibilità di redenzione.È questo un dramma personale che parla dell’età, del lasciare andare. Non si tratta solo del racconto dell’addio di Edipo alla vita, ma di un invito per tutti noi a riflettere su come qualcosa di significativo – persino di buono – possa nascere dalla sofferenza”.La scena dello spettacolo ripropone la scala già presente nell’Edipo Re ma in questo caso, come spiega Boruzescu, alla scala “dipinta in un verde denso e profondo, si aggiunge la presenza dei cipressi – alberi che portano con sé una forte valenza simbolica, legata alla morte e alla sacralità del lutto. Come nei celebri quadri di Arnold Böcklin, “L’isola dei morti”, essi evocano uno spazio sospeso, magnetico, immerso in un silenzio arcaico. Èin questo paesaggio metafisico che Edipo, ormai giunto alla fine del suo percorso, potrà finalmente lasciare il corpo e abbandonandosi al mistero”. Il costume di Edipo, come spiega Luis Carvalho “accompagna il suo cammino verso la trascendenzapreparando il pubblico al suo congedo spirituale” mentre i movimenti ideati da Marco Berriel per le Eumenidi racconto da un lato “la sensualità e la femminilità di queste dee, senza dimenticare che, seppur benevole, esse possono rivelarsi anche terribili” e dall’altro con “un linguaggio gestuale tagliente, arido, sintetico trasmettono un sinistro messaggio”. Le musiche, infine, di Cosmin Nicolae “creano un’atmosfera al contempo sacra e perturbante”. Dopo i due debutti al Teatro Greco di Siracusa, domenica 11 maggio, prende il via la XXIX edizione del Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani che vedrà protagonisti fino al 3 giugno, sul palco del Teatro Greco di Palazzolo Acreide, gli studenti e le studentesse di 85 scuole da tutta Italia e da Francia, Grecia e Tunisia.

La 60. Stagione al Teatro Greco di Siracusa ha il sostegno di Eni Spa, Banca Agricola Popolare di Sicilia, Enel e Fondazione Angelini. Si ringraziano Urban Vision, Aeroporti di Roma e le tante aziende e i privati cittadini che anche quest’anno, in veste di mecenati e donatori, hanno voluto sostenere le attività dell’INDA. 

 

EDIPO A COLONO 

Traduzione ​​​Francesco Morosi

Regia ​​​​Robert Carsen

Scena ​​​​Radu Boruzescu

Costumi ​​​Luis Carvalho

Luci ​​​​Robert Carsen e Giuseppe di Iorio

Movimento ​​​Marco Berriel

Musiche ​​​Cosmin Nicolae

Assistente alla regia ​​Stefano Simone Pintor

Assistente allo scenografo ​Alison Isabel Walker

 

 

Personaggi in ordine di apparizione

Edipo ​​​​Giuseppe Sartori

Antigone ​​​Fotinì Peluso

Abitante di Colono ​​William Caruso

Capo Coro ​​​Rosario Tedesco

Ismene ​​​​Clara Bortolotti

Teseo ​​​​Massimo Nicolini

Corifea ​​​Elena Polic Greco

Creonte ​​​Paolo Mazzarelli

Polinice ​​​Simone Severini

Messaggero ​​​Pasquale Montemurro

Coro degli abitanti di Colono​Andrea Bassoli, Guido Bison, Sebastiano Caruso, Spyros Chamilos, Gabriele Crisafulli, Manuel Fichera, Elvio La Pira, Emilio Lumastro, Roberto Marra, Jacopo Sarotti, Sebastiano Tinè

 

Accademia d’Arte del Dramma Antico

 

Coro degli abitanti di Colono

Davide Carella, Alessandro Cunsolo, Giovanni Costamagna, Eddye Di Meo, Lorenzo Ficara,

Samuele Ingrosso, Marco Maggio, Vincenzo Mandalà, Riccardo Massone, Carlo Marrubini

Bouland, Davide Pandalone, Massimiliano Serino, Davide Sgamma,

Adriano Spera, Stefano Stagno, Giovanni Taddeucci, Flavio Tomasello, Angelo Valente, Alessandro Volpes

Seguito di Teseo

Samuele Cannoni, Andrea Catalano, Christian D’Agostino, Carlo Andrea Pecori Donizetti,

Daniele Sardelli, Federico Valentini

Seguito di Creonte

Gabriele Esposito, Salvatore Mancuso, Lorenzo Patella, Tommaso Quadrella

Coro delle Eumenidi

Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Federica Clementi, Alessandra Cosentino, Ludovica Garofani,

Gemma Lapi, Zoe Laudani, Arianna Martinelli, Beatrice Ronga, Francesca Sparacino,

Siria Veronese Sandre, Arianna Angioli, Allegra Azzurro, Claudia Bellia, Carla Bongiovanni,

Margherita Cinardi, Anastasia Cino, Maria Rita Sofia Di Stasio, Virginia Giannone,

Alessandra Giovannetti, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Angelica Rampin, Erika Roccaforte,

Gioia Maria Sanfilippo, Maria Clelia Sciacca, Sarah Gisella Simeoni, Francesca Totti

 

 

 

Direttori di scena Dario Castro, Eleonora Sabatini

Assistente alla compagnia Riccardo Rizzo

Responsabile allestimenti Marco Branciamore

Responsabile sartoria Marcella Salvo

Coordinatore audio, luci e video Vincenzo Quadarella

Responsabile settore scenografico Carlo Gilé

Responsabile trucco e parrucco Aldo Caldarella

Responsabile elettricisti di scena Giuseppe Adorno

Responsabile acquisti Francesco Bottaro

Costumi realizzati da Laboratorio di sartoria INDA

Scene realizzate da Laboratorio scenografico INDA

Foto di michele Pantano

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