Aggiornato al 29/04/2025 - 08:45
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La proposta

Siracusa, l’Abbat propone al Libero Consorzio il progetto “Abitare la Montagna” per rilanciare il turismo nei borghi iblei

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L’associazione B&B e alloggi turistici lancia un piano per contrastare la desertificazione dei centri montani, promuovendo ospitalità diffusa e turismo esperienziale

Turismo montano Siracusa, nuove prospettive si aprono grazie all’iniziativa di Abbat Siracusa, l’associazione di B&B e alloggi turistici. Con la recente “rinascita” del Libero Consorzio provinciale dopo le elezioni di secondo livello, Abbat ha deciso di lanciare una proposta concreta per rilanciare l’attività turistica nelle aree montane della provincia.

La proposta si chiama “Abitare la Montagna” e mira a valorizzare i borghi iblei, contrastandone la progressiva desertificazione e puntando sulle potenzialità ancora inespresse di questi territori. “In questa sede la nostra associazione intende lanciare la proposta di un progetto che definiamo ‘Abitare la Montagna’ che potrebbe rilanciare i nostri borghi iblei, e frenare così in qualche modo la loro desertificazione. Cogliendo invece varie occasioni nelle potenzialità esistenti”, si legge nella dichiarazione ufficiale di Walter Miduri, vicepresidente di Abbat Siracusa.

L’idea trae ispirazione da una precedente proposta del Prof. Roberto Fai, che nel 2002 aveva suggerito un evento annuale sul tema all’allora APT (Azienda Provinciale del Turismo). “Poi l’APT fu sciolta e non se ne fece nulla”, ricorda Miduri. Adesso, Abbat riprende quel progetto e lo propone al Libero Consorzio, ipotizzando anche una collaborazione con i GAL (Gruppi di Azione Locale).

Obiettivo dell’iniziativa è non solo quello di organizzare un evento annuale, ma anche di creare un’occasione di confronto e sviluppo permanente attorno ai temi del turismo nei borghi e più in generale del turismo montano.

“Intanto la nostra Abbat sta lavorando per un proposta progettuale articolata che interessa il tema in termini di eventi nei nostri borghi, piano di comunicazione e promozione, un progetto per l’ospitalità diffusa e sostenibile ed il turismo esperienziale nelle aree montane”, ha aggiunto Miduri.

A sostegno della proposta verrà analizzato anche il case history del Comune di Castel del Giudice in Alto Molise. Un borgo con circa 300 abitanti, un tempo in forte spopolamento e con un patrimonio immobiliare abbandonato, oggi esempio virtuoso di rigenerazione sostenibile, turismo lento e investimenti etici.

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