De Palma: “Imbarco più veloce, meno perdite di tempo”. Documenti sempre obbligatori per verifiche. Invariati controlli sicurezza
9 luglio 2025 – Una significativa semplificazione delle procedure aeroportuali è entrata in vigore negli scali italiani, modificando sostanzialmente le modalità di accesso ai voli nazionali ed europei. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha confermato l’abolizione dell’obbligo di esibire un documento di riconoscimento insieme alla carta di imbarco al gate, introducendo una procedura snellita che promette di accelerare sensibilmente i tempi di boarding.
Conferma ufficiale dell’ENAC sulla nuova procedura
La riforma procedurale, già operativa negli aeroporti della Penisola, è stata ufficialmente confermata dal presidente dell’ENAC Pierluigi De Palma, che ha illustrato i dettagli della misura anticipata dal Corriere della Sera. L’innovazione rappresenta una risposta concreta alle esigenze di fluidificazione del traffico passeggeri, particolarmente rilevante in un periodo di intensificazione dei flussi turistici e di mobilità aerea.
La decisione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile si inserisce nel quadro più ampio delle politiche di modernizzazione e ottimizzazione dei servizi aeroportuali italiani, orientate al miglioramento dell’esperienza utente e alla riduzione dei tempi di attesa negli scali nazionali.
Mantenimento dell’obbligo di disponibilità documentale
Nonostante l’eliminazione dell’obbligo di esibizione automatica, il presidente De Palma ha precisato che i documenti di riconoscimento “dovranno però essere sempre portati e disponibili per una qualsiasi verifica”. Questa specificazione sottolinea come la semplificazione procedurale non comporti un allentamento dei controlli di sicurezza, ma piuttosto una razionalizzazione delle verifiche documentali.
I passeggeri dovranno pertanto continuare a portare con sé documenti di identità validi, che potranno essere richiesti dalle autorità competenti in caso di controlli specifici o situazioni particolari che richiedano l’identificazione del viaggiatore.
Invariabilità dei protocolli di sicurezza
L’ENAC ha ribadito che “restano tutti i controlli di sicurezza” attualmente in vigore negli aeroporti italiani. La misura di semplificazione non incide quindi sui protocolli di security screening, che continuano a rappresentare un elemento fondamentale del sistema di sicurezza aeroportuale nazionale.
I controlli relativi a bagagli, metal detector e tutte le procedure di verifica per la sicurezza del volo rimangono integralmente operativi, garantendo il mantenimento degli standard di sicurezza richiesti dalle normative nazionali e internazionali.
Obiettivi di efficientamento procedurale
“C’è molta perdita di tempo a livello burocratico. Togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente”, ha spiegato il presidente De Palma, illustrando la ratio della riforma. L’obiettivo strategico consiste nella riduzione dei tempi morti nelle procedure di imbarco, con particolare beneficio per i passeggeri e per l’efficienza operativa degli scali.
La misura risponde alle crescenti esigenze di fluidificazione del traffico aereo nazionale, particolarmente pressante durante i periodi di alta stagione turistica quando la congestione agli aeroporti può generare significativi ritardi nelle operazioni di imbarco.
La nuova procedura si applica esclusivamente ai voli nazionali ed europei, mantenendo inalterate le procedure per i voli intercontinentali e verso destinazioni extra-UE. Questa distinzione riflette la diversa normativa applicabile ai voli all’interno dello spazio Schengen rispetto alle destinazioni internazionali che richiedono controlli documentali più rigorosi.
L’implementazione della misura si preannuncia particolarmente rilevante per i principali hub aeroportuali italiani, dove i volumi di traffico passeggeri registrano costanti incrementi. La semplificazione procedurale potrebbe contribuire significativamente alla riduzione delle code ai gate e al miglioramento della puntualità delle partenze.











