Il Sindaco di Priolo, Pippo Gianni, chiede un dissalatore alla Regione per prevenire crisi idrica, citando l’impatto delle industrie sulla falda acquifera
Di fronte al rischio di una futura crisi idrica, acuita dall’impatto delle attività industriali, il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, scende in campo e si rivolge direttamente al governo regionale. Con una lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il primo cittadino chiede formalmente di valutare la realizzazione di un impianto di dissalazione nel territorio priolese.
Il contesto regionale e la situazione locale
Nella sua missiva, il sindaco Gianni fa riferimento alle iniziative già in corso in altre aree della Sicilia colpite da problemi idrici. “Ho appreso con piacere,” scrive Gianni, “che sono cominciati gli interventi per il ripristino dei due dissalatori mobili a Gela e a Porto Empedocle e che presto inizieranno i lavori per quello di Trapani.”
Proprio alla luce di questi interventi regionali, Gianni evidenzia la specificità e la criticità della situazione di Priolo. “Nel territorio di Priolo,” sottolinea il sindaco, “le grandi industrie che insistono da 70 anni emungono acqua dalle falde acquifere e il livello della falda si è abbassato notevolmente.” Un prelievo idrico massiccio e prolungato che, secondo il primo cittadino, mette a rischio la disponibilità futura della risorsa.
Una richiesta preventiva per evitare la crisi
La richiesta di un dissalatore per Priolo viene quindi presentata come una misura necessaria e lungimirante. “Per tali ragioni Le chiedo,” si legge nella lettera a Schifani, “in via del tutto preventiva e al fine di evitare una crisi idrica, di valutare la realizzazione di un dissalatore anche nel comune di Priolo”.