Aggiornato al 15/04/2025 - 19:14
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Sostenibilità

Scerra (M5S): “Bene l’hub idrogeno ISAB, ma la priorità è un futuro sostenibile per tutta la zona industriale. E la Regione risponda su IAS”

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Il Questore della Camera plaude all’accordo per l’idrogeno verde ma ricorda la “spada di Damocle” del depuratore consortile e la proposta M5S per il riutilizzo delle acque industriali, finora ignorata da Schifani

L’attenzione sul futuro della zona industriale di Siracusa “non deve conoscere cali”. Lo afferma il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle e Questore della Camera, Filippo Scerra, commentando le ultime novità relative al polo siracusano.

Scerra accoglie positivamente sia la definizione del piano Eni Versalis (“seppur tra luci ed ombre”), sia la notizia odierna dell’accordo tra ISAB, Enego e Axpo per la realizzazione di un hub dell’idrogeno verde. “Sembrerebbe un altro passo nella direzione giusta”, commenta.

“Sebbene sia solo l’inizio di un percorso complesso – prosegue Scerra – la progettualità presentata quest’oggi segna l’avvio di un’azione capace di modificare nei prossimi anni i cicli produttivi, segna la volontà ed il coraggio di guardare al futuro, pur mantenendo forte la nostra cultura industriale che è in grado di adeguarsi ai mutamenti necessari per la transizione e la sostenibilità”. Il parlamentare ricorda di essere stato “tra i primi ad ipotizzare un hub dell’idrogeno verde nel multisito industriale di Siracusa” e guarda quindi “con interesse ad una simile soluzione”.

La Spada di Damocle del Depuratore IAS

Tuttavia, secondo Scerra, non si possono ignorare le criticità ancora aperte. Su tutte, “permane la spada di Damocle del depuratore consortile” IAS. Il deputato M5S ribadisce con forza una proposta già avanzata: “Ritengo meriti ampia condivisione la proposta di destinarlo all’affinamento delle acque già depurate dai singoli Tas [impianti di trattamento aziendali, ndr] di cui si stanno dotando le raffinerie e le altre grandi aziende, preparandole così per un riutilizzo industriale“.

Un’opzione, spiega Scerra, che permetterebbe di “limitare l’emungimento delle falde ed il ricorso agli scarichi in mare ad Augusta”. Su questa ipotesi, ricorda, “con il deputato regionale Gilistro avevamo chiesto al Governatore Schifani uno studio di fattibilità, ma nessuna risposta“. Anche l’alternativa della depurazione dei reflui civili estesa ad altri comuni, pur possibile, appare “più complessa” e anche su questo “la Regione non da risposte”.

“Priorità Assoluta: Futuro Sostenibile per il Polo”

Di fronte a questo quadro, l’appello di Scerra è perentorio: “Assicurare un futuro sostenibile al polo industriale siracusano è la priorità assoluta, in ogni sede decisoria ci veda impegnati. Non ci sia spazio per distrazioni più o meno colpevoli o per limitanti interessi di campanile”. Secondo il Questore della Camera, “è essenziale mettere a terra tutti gli interventi possibili per assicurare futuro, occupazione, economia in una finalmente moderna interpretazione di funzionale sostenibilità ambientale”.

Un messaggio chiaro alle istituzioni, Regione Siciliana in primis, affinché le nuove progettualità come l’hub dell’idrogeno si inseriscano in una visione complessiva che affronti nodi cruciali e irrisolti come quello del depuratore IAS e della gestione delle acque.

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